E' un quadro agghiacciante quello che appare agli occhi da questi grafici pubblicati dal WWF in occasione dell'appuntamento con il Living Planet Report 2012. Si tratta della pesca nei nostri oceani e mari, e di conseguenza dello stato delle nostre risorse ittiche. Nel primo grafico, l'impatto della pesca nel 1950; nel secondo grafico, nel 2006.
La situazione è preoccupante, per non dire disperata. Molti Paesi europei terminano la loro "quota" di pesce pescabile già nei primi mesi dell'anno, e ne consegue una guerra delle reti negli oceani e nei mari più grandi. Dire che alcune specie sono in via di estinzione è poi un eufemismo, quando si arriva a una depletion del 70% e si continua a tentare di pescarle come forsennati.
Quanto durerà ancora? Se ne parlava già nel 2006, trascorsi cinque anni anni la situazione è al tracollo. Tra qualche anno di pesce non ce ne sarà praticamente più, o almeno del pesce che siamo abituati a mangiare. Nel migliore dei casi si consumerà roba immangiabile, nel peggiore si finirà con lo sterminare anche le specie protette.
Siamo 6 miliardi e rotti, d'altronde.
di Debora Billi
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