Soldi nostri, tasche loro
dal blog di Beppe Grillo
Per i politici le nostre tasse sono quisquilie, pinzillacchere, mance, disponibilità di spesa a loro totale discrezione. Una frase qui, un piccolo emendamento lì, un’aggiunta e, come per miracolo, si materializzano milioni di euro per i partiti.
Somme sottratte alla sanità, alle famiglie, alla sicurezza, alla scuola. Soldi che spariscono nel nulla.
Bersani prima PCI, poi PDS, quindi DS, poi PD e ora ombra-PDL è un maestro nell’utilizzo occulto dei soldi degli italiani.
Nella legge Bersani del 2006 c’è un codicillo sui giornali di partito. Se prima il partito, per avere i finanziamenti per un giornale, doveva essere presente in Parlamento, dopo, grazie al codicillo, non era più necessario.
“Il requisito di rappresentanza parlamentare non è richiesto per le imprese editrici che risultano essere giornali od organismi di partito o movimenti politici che alla data del 31 dicembre 2005 abbiano già maturato il diritto ai contributi”.
Esiste un partito con due giornali, si chiama PD. Bersani aveva messo i contributi al sicuro prima della fusione.L’Unità riceve 6,5 milioni di euro di contributi, Europa 3,6 milioni. In tutto fanno 10,1 milioni di formaggio con i buchi per Topo Gigio. Soldi nostri, tasche loro.
Il codicillo è bipartisan. Riguarda anche i partiti scomparsi dal Parlamento, giornali come il Campanile di Mastella e Rinascita della sinistra e, a causa dell’accorpamento tra Forza Italia e AN, il Secolo d’Italia.
Soru sta comprando l’Unità. Riceverà contributi di 6,5 milioni di euro all’anno? Le nostre tasse faranno parte del suo bilancio?
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