Fonte articolo
El País, 10.6.08
[articolo originale di Miguel Mora qui]
Le associazioni di giudici ed editori e l'opposizione avvisano che, se si porterá a compimento la riforma, Berlusconi avrá sferrato il colpo di grazia alla giustizia. Il presidente dell' Associazione Nazionale dei Magistrati, Luca Palamara, ha mostrato la sua perplessitá per il piano e ha segnalato che, "se il Governo seleziona parecchio i crimini suscettibili di essere investigati con intercettazioni, lo stato perderá in diritti e si restringeranno le possibilitá di investigare". Palamare suggerisce che crimini comuni come estorsione e corruzione rimarrebbero di fatto "depenalizzati".
Per il leader dell'opposizione, Walter Veltroni, le intercettazioni sono "uno strumento fondamentale della lotta contro tutte le forme di attivitá illegale", anche se si é mostrato d'accordo con la regolamentazione della loro pubblicazione sui media.
La Lega Nord, alleata di Berlusconi, ha anche espresso riserve sull'idea, perché considera che puó danneggiare l'immagine di fermezza dell'Esecutivo. Ma il Governo ha iniziato a preparare l'opinione pubblica per la riforma con due argomentazioni: risparmio e rispetto per la privacy.
Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha ricordato ieri che nel 2007 ci sono state 125.000 persone spiate in Italia, e che "praticamente tutto il paese sará stato intercettato una volta o l'altra". Inoltre, ha dichiarato che le intercettazioni rappresentano la metá del totale delle spese nei processi. "E´necessario ridurre questo eccesso difendendo la privacy dei cittadini ma senza debilitare le forze dell'ordine", ha concluso Alfano, che ha ricordato che negli USA si fanno 1.700 intercettazioni annue e in Svizzera 1.300.
Berlusconi ha sempre espresso la sua antipatia nei confronti del Grande Fratello giudiziario in un paese che ha vissuto casi cosí importanti come Mani Pulite, che Antonio Di Pietro diresse all'inizio degli anni '90. Il Cavaliere "ha incubi sulle intercettazioni, e ogni giorno chiede al ministro Alfano se la legge é pronta", ha detto La Repubblica, ricordando che, negli ultimi anni, lo stesso premier, decine di suoi amici e membri di Forza Italia, deputati, senatori, sindaci e imprenditori hanno subito intercettazioni e sono stati, successivamente, processati.
Anche se la promulgazione di diverse leggi é andata dilatando sempre piú la durata dei processi ed una parte importante di questi finisce in prescrizione, il Cavaliere ha dichiarato guerra ad un sistema "che non lascia vivere in pace i cittadini". Nella campagna elettorale aveva promesso di dare un taglio alle intercettazioni.
Alcuni media critici hanno fatto notare che il disegno di legge favorisce prima di tutto Berlusconi stesso, poiché é sotto accusa di corruzione nel cosiddetto caso Saccá, venuto fuori alla fine del 2007 grazie alla scoperta delle intercettazioni di decine di conversazioni avute tra Berlusconi e il direttore di RAI fiction, Agostino Saccá. Queste rivelarono le pressioni dell'allora leader dell'opposizione nei confronti si Saccá perché questi contrattasse alcune attrici di preferenza di Berlusconi.
Alguni giuristi hanno avvisato che la riforma impedirá ai giudici, per il principio di tempus regit actum, di utilizzare nei processi le prove ottenute con intercettazioni ordinate prima dell'entrata in vigore della legge. Uno di questi sará, precisamente, quello del caso Saccá.
Processi a rischio
- Abu Omar. Se la legge protegge gli agenti segreti, il processo per il sequestro di Abu Omar, ricondotto alla CIA e al SISMI, potrebbe essere sospeso.
- Saccá. I giudici analizzano le pressioni di Berlusconi all'ex-direttore della RAI per contrattare alcune "amiche". Ci sono anche intercettazioni dove si parla di scambi con alcuni senatori di sinistra.
- Calciopoli. Lo scandalo del calcio che ha mandato la Juve in serie B é basato su investigazioni e intercettazioni ordinate dalla finanza.
- BNL e 'Corriere'. Politici di sinistra e di destra, nonché finanzieri, sono stati intercettati nelle investigazioni per le vendite di BNL, Antonveneta e il Corriere della Sera.
- Parmalat. Nel processo per la vendita dell'azienda ci sono 56 imputati.
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