05/06/08

Menzogne di governo


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Mercoledì 4 giugno, torna Unica Opposizione. Noi dell’Italia dei Valori, come vostri dipendenti, che ci avete mandato in Parlamento, vogliamo relazionarvi su tutto ciò che accade e che non accade all’interno delle aule parlamentari. E’ un impegno che abbiamo preso e intendiamo portarlo avanti.

Sotto il governo Prodi, quando anche io ero ancora Ministro, gli ultimi giorni avevamo fatto tre decreti legge, molto urgenti, che adesso sono in scadenza e che adesso siamo discutendo. Poi, in due Consigli dei Ministri il governo Berlusconi ha fatto altri provvedimento come decreto legge che poi andranno in discussione. Di questo ci stiamo occupando.
Che cosa succede? Che nei provvedimenti che abbiamo fatto, noi nel nostro governo, il governo attuale ci sta mettendo degli emendamenti. Simpatico, e anche un po' anomala come cosa. Se abbiamo scritto un decreto di legge “domani piove”, quello fino ad adesso era legge. Oggi arriva il governo e fa un emendamento che dice “domani c’è il sole”, lo stesso decreto legge prima dice una cosa e adesso un’altra. Capite che la questione è delicatissima, perché in alcuni casi è già stata legge e gli effetti sono già prodotti, per altri si produce un contrario. Tradotto: ci stiamo occupando, oggi mentre vi parlo, d’Alitalia.

L’ultimo giorno in cui eravamo al governo, Berlusconi, che già aveva vinto le elezioni e prima che assumesse l’incarico e giurasse, disse: “Siccome Alitalia sta per fallire, dovete fare un decreto legge di 300 milioni di euro da dargli in prestito che ripagherà colui che l’acquisterà, perché vi assicuro che ho già chi se la compra, non più Air France, che non ci piace. Io sotto sotto ho già chi ce la compra”. E noi: “Va bene, ti assumi la responsabilità”. Ma quando mai.

Questa mattina, mentre vi sto parlando, a quel decreto legge di un solo articolo, che bastava approvarlo, Berlusconi ed il suo governo ha aggiunto un emendamento: il prestito in questione non lo rimborsa più chi deve acquistare Alitalia, ma va a capitale sociale, cioè lo rimborsano i cittadini con le tasse, quindi lo paga lo Stato e tutti quanti voi. Capite la fregatura? Alitalia s’indebita, e invece di pagarlo chi deve pagare, lo paga il cittadino, perché lo Stato ci mette i soldi e allo Stato i soldi li date voi che pagate le tasse. Questa è la dimostrazione di come questo signore fa passare lucciole per lanterne.

Non è la prima volta, è successo con Rete4 la settimana scorsa, dove siamo riusciti a fermarlo su questa norma a favore suo. Ma non è che possiamo gridare vittoria, perché il quesito quale era e quale è? Rete4 sta trasmettendo in modo indebito, deve andare su satellite e le frequenze devono essere date ad Europa7. Oggi invece rimane tutto cosi. Quindi, voleva fare una norma per cristallizzare l’illegittimità, ma sempre nell’illegittimità si trova. Ecco quindi ancora una volta la dimostrazione di come predica bene e razzola male.

Vi ha detto che arrivava lui e toglieva l’ICI. E infatti lo ha tolto, ma siccome ai comuni bisogna darli, dove li ha presi i soldi? Da fondi che già erano stati destinati in parte ad infrastrutture e in parte ad ancora più disperati di quelli che devono pagare l’ICI per la prima casa. Sono stati tolti dal fondo per i terremotati, dal fondo per le vittime di violenza sessuale, e al sistema delle infrastrutture della Calabria e della Sicilia per circa un miliardo. Vale a dire, tutti quanti sono capaci di dire “non ti faccio pagare le tasse, però i soldi che mi servono li vado a prendere da altre persone più disperate di te, alle vittime di molestie, alle vittime di terremoto, alle situazioni di mancanza totale di infrastrutture”, dove stiamo parlando di acquedotti, di metropolitane, della Jonica. Cosa voglio dire con tutto questo? Dobbiamo stare molto attenti, perché se il buongiorno si vede dal mattino, credo che avremo molti provvedimenti che faranno gli interessi di pochi a danno di molti.

Su queste cose vi terremo informati, come vi terremo informati su quanto avviene in Campania nel processo Spartacus. Ricordatevi che sulla questione rifiuti devono venire ancora fuori le cose esattamente come stanno, perché la responsabilità è della collusione tra mafia e politica. L’altro giorno hanno ammazzato un imprenditore perché era l’elemento di raccordo tra soggetti malavitosi e soggetti politici di primissimo piano, alcuni sottosegretari e parlamentari di questo governo e di questa maggioranza del Popolo delle Libertà. Nessuno ne parla, ma noi vi terremo informati con atti e documenti, giorno dopo giorno, perché da quello spaccato si capirà come la mafia ha alzato il tiro: prima era contro le istituzioni, ora è nelle istituzioni e se ne serve per fare i propri affari, a danno della cittadinanza e di coloro che devono sopportare poi il danno e la beffa dei rifiuti.

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