Pino Maniaci, ovvero l’informazione senza bavaglio come strumento di lotta alla mafia.
Davanti alle telecamere della sua Telejato, piccola e indomita emittente di Partinico, da anni Pino Maniaci ci dà lezioni di buon giornalismo. Molti lo considerano un fissato, in realtà è un cronista d’attacco senza tessere né paura né padroni: l’antitesi di Vespa, Mimum e Paolo Mieli. Una vera capatosta. Per fare informazione in prima linea contro la mafia e la politica mafiosa, oggi più che mai devi esser un po’ kamikaze. E Pino lo è. Centinaia di querele, intimidazioni e minacce di ogni genere non l’hanno fermato. Ha sempre continuato a denunciare scandali, soprusi e collusioni. E come lui non pochi cronisti locali del sud, soli e senza gloria. Pino fa una vita difficile, sacrificata e sotto scorta. Tempo fa lo aggredirono per strada, ieri gli hanno bruciato l’auto. Ma non mollerà. L’ho sentito oggi al telefono: “Vogliono impedirmi di lavorare, ma non ce la faranno”, mi ha detto. Gli dà forza - ha proseguito - “l’affetto e la solidarietà delle persone perbene”. So di cosa parla. Ci invierà una testimonianza per il blog. Gli giunga intanto un abbraccio affettuoso. Grazie di esserci, Pino.
Fonte articoloDavanti alle telecamere della sua Telejato, piccola e indomita emittente di Partinico, da anni Pino Maniaci ci dà lezioni di buon giornalismo. Molti lo considerano un fissato, in realtà è un cronista d’attacco senza tessere né paura né padroni: l’antitesi di Vespa, Mimum e Paolo Mieli. Una vera capatosta. Per fare informazione in prima linea contro la mafia e la politica mafiosa, oggi più che mai devi esser un po’ kamikaze. E Pino lo è. Centinaia di querele, intimidazioni e minacce di ogni genere non l’hanno fermato. Ha sempre continuato a denunciare scandali, soprusi e collusioni. E come lui non pochi cronisti locali del sud, soli e senza gloria. Pino fa una vita difficile, sacrificata e sotto scorta. Tempo fa lo aggredirono per strada, ieri gli hanno bruciato l’auto. Ma non mollerà. L’ho sentito oggi al telefono: “Vogliono impedirmi di lavorare, ma non ce la faranno”, mi ha detto. Gli dà forza - ha proseguito - “l’affetto e la solidarietà delle persone perbene”. So di cosa parla. Ci invierà una testimonianza per il blog. Gli giunga intanto un abbraccio affettuoso. Grazie di esserci, Pino.
Nessun commento:
Posta un commento
Visto lo spam con link verso truffe o perdite di tempo i commenti saranno moderati. Se commenti l'articolo sarà pubblicato al più presto, se invece vuoi lasciare link a siti porno o cose simili lascia perdere perdi solo tempo.