01/08/08

Pietà per il Sud

Riporto un articolo pubblicato su L’Unità a firma di Vincenzo Cerami.

Perché questo governo, con sfacciataggine, ha redatto la sua manovra economica girando le spalle al Sud, visto che è stato proprio il Sud a regalare alla destra la vittoria?
Basta pensare al pieno di voti fatto in Sicilia. Davvero i meridionali hanno creduto alle belle parole elettorali? Sono state promesse di marinaio e loro neanche se ne sono accorti.
A loro si può promettere di tutto, impunemente: tanto hanno sempre votato per chi li ha turlupinati e vessati. Per la destra sono voti sicuri, comunque. Anzi, sono più sicuri se continuano a chiedere l’elemosina alla politica. Si sa, una grande parte delle schede elettorali sta in mano alla malavita organizzata, alla quale giova il degrado civile, morale, culturale e ambientale di quelle terre.
Possiamo essere più che certi: i presidenti delle regioni, delle province e dei comuni, di fronte agli scempi della finanziaria faranno finta di niente.

Quando Bossi ha tirato violente bordate contro i docenti meridionali che insegnano al Nord, loro hanno messo la coda tra l gambe e non hanno aperto bocca.
Prendo occasione da questa storica tragedia nazionale per dire a quei meridionali che non sono ancora scappati al Nord, di non essere troppo severi con i loro miseri concittadini, ridotti a carne da macello dall’ignoranza in cui sono strategicamente tenuti. E’ difficile per loro scegliere tra un pezzo di pane e un minimo di dignità. L’escogitare del disperato non ha mai fine, ma i cittadini del Sud subiscono e basta, con l’antica pazienza dei rieletti, vendono il loro voto e la loro anima per un piatto di lenticchie, poi, fino alle prossime elezioni prendono solo bastonate. E non dicono niente.

Sarebbe bene che i meridionali che amano la loro terra provassero a smuovere nei cuori dei loro compaesani, ingenuamente complici dei carnefici, l’amor proprio e l’orgoglio che sono antico patrimonio della cultura mediterranea. Si può tenere la schiena dritta e la testa alta, anche con le pezze al culo.
Capisco che è difficile comunicare con chi non può ascoltare. Nel Sud si legge pochissimo, sia libri che giornali. Al massimo ci si informa grazie alla televisione, che purtroppo è tutta nelle mani dei loro persecutori. Tuttavia è necessario risvegliare negli schiavi il sentimento di riscattto civile e morale che certamente sopravvive in una cultura antica e nobile.

Bossi tratta i meridionali da analfabeti morti di fame, fa finta di ignorare che la cultura meridionale non ha pari in tutta Europa, per prestigio e spessore. Altro che Padania.
Chi scrive è autorizzato a trattare la questione con toni così decisi e dolenti perché ha un padre siciliano e una madre pugliese. Si sente fratello anche del più umiliato dei meridionali. Abbiate pietà di lui. Abbiate pietà della Sicilia.


Fonte articolo



1 commento:

  1. Siamo messi, purtroppo, molto, ma molto male nel meridione e soprattutto in Sicilia.

    Si sente ormai pressante il restauro della “mafiocrazia”, quell’insieme di politica e istituzioni, che purtroppo, notoriamente, dallo sbarco in Sicilia degli Alleati nel luglio del 43’, e dopo che questi ultimi hanno proclamato l’allora capo della mafia, Sindaco (“questo essere vostro padrone”) e tutti i suoi affiliati e parenti altrettanto rappresentanti istituzionali e politici, non siamo quasi più riusciti a liberarci da questa “oppressione”.

    Abbiamo respirato un po’ “d’aria” negli anni di Falcone e Borsellino, ma poi con la loro uccisione e, soprattutto negli ultimi anni, sta nuovamente ritornando “LAMAFIADELLOSTATO” e con essa la criminalità organizzata rivedrà i fasti dell’epoca di “navarra”. I militari e tutto il resto, sono con tutta evidenza, elusivi atti da “despota”, come altrettanto, ma pure più inquietante è l’accrescimento dei poteri delle polizie municipali locali, disposto con l’ultimo decreto sulla sicurezza.

    Il cosiddetto “federalismo fiscale” tanto voluto dal centro destra, altro non si rivelerà, a mio modesto avviso, che un “FEDERALISMO MAFIOSO” di controllo socio-elettorale del "territorio".

    E visto l’argomento del post, mi pare opportuno proporre questa eloquente notizia, che peraltro trovate diffusamente e più articolata su altri siti:

    L'avvocato Repici replica: «Barcellona si è messa in pugno Messina»

    http://www.tempostretto.it/8/index.php?location=articolo&id_articolo=8663
    ma sulla rete ci sono molti altri link con l'analoga questione,

    e ne ritrascrivo una brevissima parte "... «Il Csm – conclude Repici ... conferma il trend seguito nel 2008: i magistrati scomodi al potere vengono puniti, quelli comodi premiati».

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