Come saprete l’arresto del governatore dell’Abruzzo Ottaviano Del Turco, orgoglio di Veltrusconi e degli altri 9 figuri della giunta e dell’apparato regionale finiti sotto inchiesta, ha provocato lo scioglimento del consiglio abruzzese. Il 30 novembre si tornerà alle elezioni.
Ebbene, un’apposita Legge prevede che i consiglieri regionali in decadenza, lascino gli scranni con congrua buonuscita. Anche se travolti da un’inchiesta giudiziaria che riguarda tangenti come nel caso di Ottaviano Del Turco, con doppio incarico di governatore e consigliere regionale (triplo stipendio se consideriamo che è stato pure deputato). Come Antonio Boschetti e Camillo Cesarone, tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni del servizio sanitario nazionale, corruzione e concussione, che percepiranno presto un assegno di 24 mila euro lordi per ognuno, assieme agli altri 40 consiglieri regionali.
Non solo. Versando un piccolo conguaglio, avranno anche un vitalizio fra i 3.000 e i 6.300 euro al mese, in base all’anzianità. Tutti. Nessuno escluso.
Queste prebende che non rispondono al merito, tantomeno alla causa, vanno a pesare su una regione alle prese con debiti per la sanità di oltre un miliardo di euro.
Sono passato da L’Aquila per sondare le posizioni dei cittadini in merito a questo scandalo. Sarà che la mia postazione davanti alla sede del consiglio regionale avrà impresso previsioni scontate sulle domande. Sta di fatto che tanto imbarazzo riscontrato sull’argomento, dimostra come gli italiani medi (gli intervistati sono aquilani e romani) siano ormai su posizioni consapevoli, rassegnate e arrese. Come dire: la nostra indifferenza e paura ad esporci sappiamo che è complice di questa situazione politica generalizzata. Viva l’Italia!
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