di Marco Boschini
Il nostro viaggio nell’Italia dei Comuni a 5 stelle ci porta oggi a Bagnolo in Piano, un paese di circa 9000 abitanti in provincia di Reggio Emilia (http://www.comune.bagnolo.re.it).
Qui le case sono di serie A, grazie alla lungimiranza a al buon lavoro fatto dagli amministratori locali, per una volta accompagnati in questo percorso virtuoso dalle istituzioni regionali e nazionali.
La Regione Emilia Romagna, la Provincia di Reggio Emilia, il Comune di Reggio Emilia e ACER Reggio Emilia, hanno sottoscritto, nel mese di Novembre 2005, un protocollo di intesa per la predisposizione di un sistema di certificazione energetica degli edifici.
Il protocollo aveva l’obiettivo di definire proposte concrete sui temi della sostenibilità ambientale ed economica nella costruzione e gestione degli immobili, attraverso l’adozione di sistemi in grado di regolamentare le prestazioni energetiche degli edifici ed incentivarne l’efficienza.
Il lavoro svolto, con il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico, delle Università di Modena, Reggio e Ferrara, ha permesso di definire una proposta innovativa per la certificazione energetica degli edifici, in linea con il quadro normativo edilizio regionale e nazionale.
Il programma di sperimentazione, scaturito dal protocollo di intesa ha definito, inoltre, lo schema organizzativo del circuito certificatorio, al fine di salvaguardare i diritti del consumatore, attraverso la riconoscibilità della qualità dell’edificio.
L’iniziativa, denominata ECOABITA (http://www.ecoabita.it), ha permesso di modificare il Regolamento Edilizio del Comune di Bagnolo in Piano, allo scopo di promuovere la realizzazione di edifici che, per il riscaldamento invernale, consumino il 60% in meno di energia e producano il 46% in meno di emissioni di CO2 rispetto ad una edilizia tradizionale.
Per garantire la compatibilità economica tra gli ulteriori miglioramenti di qualità abitativa da perseguire e i costi imprenditoriali da sostenere, sono stati inoltre previsti, dal Comune di Bagnolo, adeguati incentivi edilizi.
L’intero processo decisionale è stato affiancato e sostenuto da una importante attività di confronto e coinvolgimento, allargata alle istanze di rilevanza economica, sociale ed istituzionale, con l’intento di giungere ad una proposta di certificazione di chiara interpretazione, efficace e facilmente applicabile. L’obiettivo non era infatti quello di produrre solo una “buona normativa”, ma uno strumento semplice, in grado di certificare con autorevolezza la qualità, in termini di efficienza energetica, nell’edilizia, riconosciuto a livello regionale e nazionale; condiviso dalle imprese e dai progettisti; acquisito come proprio dai cittadini.
Oggi oltre 32 Comuni della Provincia di Reggio ed una decina di altri Enti della Regione Emilia Romagna aderiscono al progetto ECOABITA. Le richieste di certificazione pervenute nel solo Comune di Bagnolo sono oltre 75.
Il certificato ECOABITA è stato inoltre riconosciuto dal Ministero come sostituivo dell’attestato di qualificazione energetica ai fini della compravendita degli immobili e per l’ottenimento dei contributi previsti dalla Legge Finanziaria sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, con notevoli sgravi economici e burocratici per i cittadini e i professionisti.
Infine, le linee guida del progetto, sono state validate da un Ente di certificazione terzo (Bureau Veritas) anche ai fini della verifica delle procedure di quantificazione delle riduzioni delle emissioni di CO2, derivanti dall’applicazione del progetto stesso, ai sensi dei più significativi standard internazionali oggi impiegati (http://it.youtube.com/watch?v=R32ORkWDYq0).