Com’è successo a Gianluca Di Feo ed Emiliano Fittipaldi, autori di 2 inchieste sull’affare dei rifiuti campani in cui risultano coinvolti parlamentari ed esponenti di politica locale, finiti sulle pagine del settimanale L’Espresso.
Ai 2 bravi colleghi auguro di uscirne presto ed esprimo la mia massima solidarietà.
Fonte articolo
Era l'anno 1959.Spiaggia di Marina di Grosseto, altrimenti nota come San Rocco.Una foto immortala un bambino biondo che sorride con un pallone di gomma tra le mani.Accanto a lui un giovanotto, militare in borghese, ancor più sorridente.Che dico.Felice.Quel bambino e quel giovanotto hanno attraversato l'altra metà del secondo millennio percorrendo itinerari diversi ma rimanendo profondamente legati l'un l'altro.Come due fratelli.Più di due fratelli.Quel bambino,incredibilmente fragile ancor oggi che sfiora i sessanta,è vissuto con una sola certezza.Quella di poter contare sempre e comunque sulla comprensione, la solidarietà, l'onestà, la generosità senza confini di quel giovanotto ormai adulto.La sua morte prematura ed improvvisa è stata come lo strazio dell'abbandono e da quel giorno il rimpianto regna sovrano senza corona nè scettro nel cuore del superstite.Tu,Gianluca,hai ereditato da lui l'impagabile virtù dell'onestà morale.Sapere che per fortuna di questo bistrattato Paese esistono ed operano giornalisti come Te ed il Tuo collega è consolatorio e mi dà, ci dà, la forza di non mollare tutto e di guardare ancora avanti.Con la speranza di rivedere la luce.
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