Il Nucleare assistito
Il rilancio del nucleare all'italiana parte da lontano e più precisamente dall'altra sponda dell'Atlantico.
Negli Stati Uniti, dopo il grave incidente del reattore di Tree Mile Island, avvenuto il 28 marzo 1979, e che ha decretato la bancarotta della società che gestiva l'impianto, nessun imprenditore privato ha investito un dollaro nel nucleare.
E oggi la Casa Bianca ha deciso di dimenticare il liberismo e le ferree leggi del mercato, sovvenzionando con danaro pubblico la realizzazioni di nuove centrali nucleari.
La principale scelta del governo americano che ha scosso il mercato statunitense e ha ridato fiato, a livello internazionale, alle lobby del nucleare è stata quella che accolla allo Stato gli oneri assicurativi, a copertura di incidenti disastrosi per l'impianto e per la popolazione, alla faccia del nucleare sicuro!
In una sua nota, il Rachel's Democracy and Health News (www.precaution.org/lib/07/prn_nuke_news.070927.htm)
si chiede i motivi di questa scelta dello zio Sam.
La risposta è che Washington e Wall Street hanno deciso che l'energia nucleare è preferibile alle fonti di energia rinnovabile (assolutamente in grado di dare risposta ai consumi energetici americani) perchè in questo modo la politica e la finanza continuano a controllare direttamente e da soli il mercato mondiale dell'energia; nel caso delle fonti energetiche rinnovabili, necessariamente diversificate, adattate alle singole realtà locali e con produzioni fortemente delocalizzate (la microgenerazione diffusa sui tetti con impianti eolici e fotovoltaici e nelle cantine con micro-generatori a biogas) è la famiglia e l'azienda proprietaria dell'impianto di autogenerazione a controllare l'uso del proprio finanziamento e dell'energia prodotta.
In gioco è il controllo oligarchico (da parte di pochi) del potere, contro la democrazia diffusa che passa anche per il controllo delle fonti di energia e delle risorse.
Questa grande partita si sta giocando anche in Italia, dove il nucleare nostrano sarà ancora una volta sovvenzionato con danaro pubblico come è con denaro pubblico ( sovratassa su fornitura di energia elettrica) che le ignare famiglie italiane stanno pagando per la messa in sicurezza delle vecchie centrali nucleari italiane, dismesse in gran parte per vetustà negli anni '80. Pochi sanno che solo negli ultimi sette anni abbiamo pagato, per il funerale infinito del nucleare italiano dismesso, 500 milioni di euro.
La storiella, falsa, che il nucleare costa poco e contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra è già stata preparata e nella assoluta mancanza di informazioni esenti da conflitti di interesse, molti stanno abboccando.
Fonte articolo
ma fare un post al giorno no???
RispondiElimina:D
ci dai dentro eh!
diciamo che le rinnovabili sono democratiche, il nucleare gerarchico e autoritario. cosa scegliamo? poi ci sono tante questioni specifiche da affrontare, piu scientifiche.
RispondiEliminasenza stare ad entrare nello scientifico, il sole il vento l'acqua è natura.
RispondiEliminail nucleare inquina molto ma molto di più, e anche per una questione di soldi non credo che si risparmierebbe...
cmq tranquilli i nostri dipendenti politici hanno gia deciso al posto nostro si farà un bel pò di nucleare alla faccia del vecchio referendum che lo vieta in italia, dovrei essere felice di avere tutte queste persone che hanno a cuore la mia salute sia fisica che economica e invece mi viene sempre di più da stringere il culo qualcuno sa spiegarmi il perchè? mi devo preoccupare?