03/10/08

Il Potere all'attacco (di nuovo) di Adriano Sansa

Adriano SansaIn Italia dire la verità è reato. Ormai questo è chiaro. Ed infatti il nuovo Governo Berlusconi ci riprova a tappare la bocca ad Adriano Sansa, dopo la vergognosa azione dell'ex Ministro Castelli di alcuni anni fa. E' dai tempi dei "pretori d'assalto" che provano a piegargli la schiena, i governi di centro-destra come quelli di centro-sinistra, così come hanno cercato di fermare le sue inchieste, come, per fare solo due esempi, quella che vedeva coinvolto il cardinal Siri e la Diocesi in una speculazione edilizia nel cuore di Genova, per non parlare della prima grande inchiesta sulle tangenti ai ministri per lo scandalo petroli...

Alcuni giorni fa, Adriano Sansa, presidente del Tribunale dei Minori di Genova, intervenendo all'assembla dei Magistrati, a Genova, ha detto alcune semplici e chiare verità, durante il suo intervento contro l'attacco all'autonomia e indipendenza della magistratura. Cosa che ha sempre fatto, dinnanzi a qualsiasi governo, di qualsiasi colore... perché è un Diritto di ciascun cittadino - ed un magistrato è tale - esprimere liberamente il proprio pensiero e la propria critica.

Ormai i procedimenti disciplinari che il Potere ha usato per cercare di piagare il rigore, la coerenza e la correttezza di Adriano Sansa, non si contano più. Ma quello che si accingono ad aprire oggi è davvero straordinario.

Adriano Sansa ha detto, ad esempio, che Berlusconi è un piduista. Questo è un dato di fatto. E' la verità. Non è un opinione e nemmeno una critica, bensì una constatazione. Adriano Sansa viene inoltre accusato di aver detto anche che il ministro della Giustizia Angelino Alfano e il governo portano avanti un disegno sicuramente illiberale. Anche questa è una realtà in quanto la separazione dei Poteri che il Governo vuole violare, ponendo il potere giudiziario sotto il comando del potere esecutivo, è proprio dei paesi liberali e gli unici a vedere l'assoggettamento dell'ordinamento giudiziario al volere e desiderio del potere politico sono i regimi totalitari. Affermare poi che il Premier si sia circondato da persone che servono lui e non lo Stato non è altro che un altro dato di fatto, considerando che le uniche premure del Governo sono state, come nelle precedenti esperienze di Berlusconi primo ministro (come anche con gli aiuti dei Governi di centro-sinistra) quelle di garantire la sete di impunità del Potere, in un attacco costante alla magistratura.

Inoltre che in Italia si sia attuato, per via legislativa, con un Parlamento mortificato dal conflitto di interessi e da nomine oligarchiche, il Piano di Rinascita Democratica, è un dato di fatto... basta una comparazione tra i provvedimenti approvati in questi ultimi 16 anni ed il disegno eversivo della Loggia P2 di Licio Gelli per constatare che l'unico tassello mancante è proprio quello dell'assoggettamento al controllo politico della Magistratrura, perché per il resto il colpo di stato per via istituzionale è già stato consumato.

Con Adriano Sansa, sotto procedimento al Csm, vi sarà anche il pm di Milano, Fabio De Pasquale, che ha definito "criminogeno" il Lodo Alfano che garantisce l'immunità alle quattro più alte cariche dello Stato. Ma anche qui il magistrato ha detto semplicemente una realtà, visto che, tra l'altro, tale norma non ha pari in nessun Paese cosiddetto democratico, oltre che essere palesemente in contrasto con i principi fondamentali della nostra Costituzione.

Il delirio assoluto, però, lo raggiungono, i consiglieri laici del Pdl nel CSM, Gian Franco Anedda e Michele Saponara, nelle motivazione per cui hanno chiesto ed ottenuto l'apertura dei procedimenti al CSM. Questi affermano ad esempio che le dichiarazioni dei due magistrati sono "lesive del prestigio delle più alte cariche dello Stato e delle istituzioni costituzionali" e che "vanno ben al di là dei giudizi critici consentiti dalla libertà di espressione e coinvolgono con concetti e parole denigratori cariche e organi costituzionali". Non solo sembra che non abbiano mai letto (o capito o considerato) la Costituzione della Repubblica Italiana - e nei prossimi giorni provvederemo ad inviargliene una copia -, ma non conoscono nemmeno quanto il Diritto di critica, anche aspra, rientri nelle prerogative inviolabili di ogni cittadino ed anche dei magistrati, come proprio l'ultima sentenza con cui il CSM assolve Adriano Sansa dimostra. Chi governa e ricopre una carica pubblica è soggetto alla critica dei cittadini. Considerare "lesiva" una critica negativa, o il semplice ricordare i fatti reali (come ad esempio l'iscrizione alla P2 di Silvio Berlusconi), è segno di una pericolosa concezione totalitaria del Diritto, forse conforme a regimi lontani nel tempo, come il nazi-fascismo, o nello spazio, come ad esempio la Cina, ma incompatibile con la nostra Costituzione! Inoltre se uno va a ricoprire una carica pubblica, o un organo costituzionale, questo ruolo non può essere usato come "scudo" per le colpe e responsabilità commesse... ed è gravissimo che due consiglieri del CSM (anche se nominati dal Parlamento) cedano alla tentazione di affermare il contrario, minando così, loro stessi, i principi cardine della nostra Repubblica.

PS
Joe Strummer diceva "Hai diritto di parlare liberamente, finchè non sarai abbastanza stupido da provarci davvero"... noi probabilmente siamo abbastanza stupidi per continuare a provarci e dire liberamente quello che pensiamo... e così continueremo a fare!

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