03/10/08

Ma perché termovalorizzatori e discariche piacciono tanto alla stampa?

Lo striscione censuratoBasta sfogliare un giornale di oggi per leggere del Consigli dei Ministri che si è tenuto ieri a Napoli e degli annunci del Premier Berlusconi: la costruzione di un quinto termovalorizzatore che dovrebbe inghiottire i rifiuti e i circa due milioni ecoballe (che cos’abbiano di eco, non si sa) stoccate nella zona di Taverna del Re a Giugliano; e che a gestire il termovalorizzatore di Acerra sarà la A2A (Ecoblog lo aveva anticipato a luglio), che ha vinto l’appalto, società che già gestisce il “gioiello” di Brescia, con un contratto da circa 4 miliardi di euro in 20 anni a cui sono da aggiungere gli incentivi Cip6, attivati in aprile.

Ma perché da nessuna parte c’è scritto che gli inceneritori e i termovalorizzatori aumentano il rischio di tumori e che proprio quello di Brescia non è affatto il “gioiello” che si vuole far credere?

Forse un po’ di spiegazioni si trovano nelle due mappe del potere che trovate nella galleria di sotto:

La mappa del potere di A2A
La mappa del potere di A2A La mappa del potere di impregilo

In pratica A2A esercita il controllo sul Gruppo Caltagirone (che edita Il Mattino), RCS, Mediaset ecc. E il sospetto dei comitati cittadini campani, come denuciò lo scorso anno Padre Alex Zanotelli, che attraverso la pressione dei media, si possa giungere, dopo il controllo dei termovalorizzatori a quello delle acque, così come è accaduto a Brescia dove il Comune ha privatizzato il servizio facendolo gestire proprio alla A2A.

Intanto, al Consiglio dei ministri di ieri i comitati cittadini di Chiaiano discarica hanno sfilato con in testa scolapasta e pitali, per dire che non hanno bisogno dei caschi, mentre le donne si sono vestite a lutto. Qualcun’altro, invece è stato censurato.

Ad Acerra, comunque non hanno deposto le armi e sono in attesa che il prossimo 8 ottobre il TAR del Lazio emetta la sentenza in merito ai due ricorsi fatti dal Comune: il 2567/2008 e il 2569/2008 contro l’uso dei CIP6 e dell’ uso dell’ autorizzazione all’esercizio impugnata innanzi alla Corte Costituzionale.

Discorso più o meno analogo, relativamente alle simpatie dei media per le discariche, vale per la Impregilo proprietaria della cava di Chiaiano. E sempre ieri il premier Berlusconi ha tenuto a chiarire che i lavori alla cava proseguono speditamente e che l’apertura è prevista, come da calendario, il prossimo gennaio. Peccato che nessun cittadino e neanche il Sindaco di Marano, Salvatore Perrotta sia potuto entrare a controllare cosa sta accadendo sul loro territorio.

Foto | Meetup Ferrara

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