Basterebbe questo elenco (nemmeno esaustivo) per capire come mai Ponte nelle Alpi (BL) ha vinto la seconda edizione del Premio Comuni a 5 stelle. La forza di questa esperienza, che la rende davvero unica in Italia, è la strategia complessiva che accompagna ogni singola azione dell’amministrazione comunale.
Qui l’ambiente non è il fastidioso assessore di turno da accontentare di quando in quando con un’iniziativa a spot, magari ben visibile e alla moda. No, qui c’è una giunta (con un ottimo assessore all’ambiente) impegnata a concretizzare azioni di buon senso, declinando l’agire amministrativo alla riduzione dell’impronta ecologica del territorio.
Uno strumento utile scelto dal Comune per raggiungere questo scopo è il regolamento EMAS ad adesione volontaria, che regolamenta la realizzazione ed il mantenimento nel tempo di un Sistema di Gestione Ambientale, prevedendo un miglioramento anno dopo anno delle performance ambientali delle proprie attività.
Il Comune ha iniziato il complesso percorso di certificazione nel 2005, raggiungendo la registrazione EMAS nel febbraio di quest’anno. Il bello di questo tipo di certificazione è che gli uffici, le attività e i servizi del comune vengono costantemente sottoposti a verifiche periodiche: per porre maggiore attenzione alle attività che influiscono sulla qualità dell’ambiente, migliorarne le performance nel tempo e per comunicare gli impegni assunti in tal senso a tutta la cittadinanza.
Come abbiamo già sottolineato visitando Torraca (SA) nel nostro “Viaggio nell’Italia dei Comuni a 5 stelle”, l’illuminazione pubblica rappresenta un settore estremamente importante per quanto riguarda le possibilità di attuare un’efficace risparmio energetico.
Il Comune di Ponte nelle Alpi, partendo dall’analisi della situazione presente degli impianti, valorizzando le competenze le esperienze e le risorse presenti, sta introducendo e implementando, in maniera programmata e graduale, sistemi innovativi per il controllo del flusso luminoso, privilegiando le sorgenti luminose più efficienti, adeguando gli apparecchi ai sensi della Legge Regionale per la prevenzione dell’inquinamento luminoso, garantendo comunque gli obiettivi della sicurezza stradale, eliminando l’uso di lampade potenzialmente inquinanti (contenenti mercurio), prediligendo lampade con vita utile maggiore, riducendo così anche le relative spese di sostituzione e lo smaltimento delle lampade esauste.
Dei 1417 punti luce quasi la metà sono stati riqualificati, garantendo alle casse del comune risparmi medi del 30%.
Interventi finalizzati a una gestione più intelligente ed efficiente degli impianti luce sono stati effettuati anche per l’illuminazione interna delle strutture di proprietà comunale, come per esempio nelle scuole, nelle palestre, nel municipio.
Grazie all’utilizzo di reattori elettronici dimmerabili, che consentono una regolazione dell’illuminazione interna in relazione alla quantità di luce che entra dall’esterno, garantendo da una parte una illuminazione sempre ottimale a livello dei banchi di scuola, e dall’altra una diminuzione degli sprechi, specialmente nei giorni di maggiore illuminazione solare, è stato possibile tagliare sensibilmente i consumi riducendo al contempo le emissioni inquinanti in atmosfera.
Di solito in questo settore un sindaco preferisce installare un impianto fotovoltaico sul tetto di una scuola che non adottare azioni concrete per la riduzione dei consumi e degli sprechi. Il pannello solare, infatti, lo vedono tutti, la sostituzione di una caldaia no. Il fatto è che se su un edificio che spreca inutilmente energia vado a montare un impianto che produce energia da fonti rinnovabili continuo a sprecare energia inutilmente.
Negli edifici comunali di Ponte nelle Alpi, invece, è in atto una programmata e graduale sostituzione delle vecchie caldaie a gasolio con caldaie a condensazione alimentate a gas metano. La conversione degli impianti verso l’uso di combustibili più puliti determina significative diminuzioni dell’emissione in atmosfera e un rilevante risparmio economico dovuto alla diminuzione dell’uso di combustibili.
In sede di manutenzione straordinaria, nelle ristrutturazioni si sta procedendo ad interventi di coibentazione degli involucri e delle coperture degli edifici pubblici.
Alla base di queste azioni c’è il Piano energetico comunale, strumento fondamentale per fotografare l’esistente e pianificare il futuro, attraverso una programmazione di interventi di efficienza e auto-produzione energetica. Il piano di Ponte nelle Alpi è stato redatto tra il dicembre del 2006 e l’ottobre 2007, ed è diventato un efficacissimo punto di partenza per una corretta e sostenibile gestione degli edifici pubblici.
Sempre dal 2006 l’amministrazione comunale ha attivato un bando rivolto agli agricoltori locali che eroga contributi per finanziare la realizzazione di impianti di recupero dell’acqua piovana. Un intervento concreto, pratico e maledettamente sensato.
Probabilmente però è con i rifiuti che il Comune di Ponte nelle Alpi compie un vero miracolo amministrativo! Il Comune approva nel maggio 2007 il progetto predisposto dal Consorzio Intercomunale Priula per l’introduzione del porta a porta, che prevedeva: il passaggio da tassa a tariffa così come indicato dal Decreto Ronchi; il passaggio dalla raccolta dei rifiuti tradizionale con cassonetto stradale di prossimità alla raccolta differenziata spinta (porta a porta); la creazione di una società multiutility a totale partecipazione pubblica, per la gestione dell’intero nuovo sistema.
Il progetto per la gestione del ciclo dei rifiuti nel comune di Ponte nelle Alpi, la cui attuazione è stata delegata alla società a totale capitale pubblico Ponte Servizi s.r.l., del Comune di Ponte nelle Alpi, è stato suddiviso in diverse fasi attuative, relative prima all’acquisto delle attrezzature necessarie allo svolgimento del nuovo servizio, poi alla distribuzione delle stesse, quindi all’apertura dell’ecosportello per fornire agli utenti tutte le informazioni necessarie.
ll Comune di Ponte nelle Alpi partiva da una percentuale di raccolta differenziata del 23,7% (dati relativi al 2006), con una produzione procapite di 389 kg/ab. anno di rifiuto indifferenziato avviato allo smaltimento.
Dopo 23 incontri che hanno coinvolto circa tremila persone (un componente per ogni nucleo familiare) e l’organizzazione del servizio commisurato alle esigenze di ogni singolo quartiere, la percentuale di differenziazione raggiunta nel mese di aprile 2008 è stata dell’80,55%. La percentuale di raccolta differenziata supera l’80%, la percentuale di riduzione del conferimento di rifiuto secco indifferenziato è superiore all’88%, rispetto agli stessi mesi del 2007.
Considerando, poi, il rifiuto umido autosmaltito a domicilio dai cittadini di Ponte nelle Alpi con il compostaggio domestico, praticato ormai da oltre il 70% delle utenze domestiche ed utilizzando il metodo di calcolo di Arpav, la percentuale di raccolta differenziata raggiunge ad aprile l’83,91%”.
I risultati ottenuti hanno permesso, come previsto, una riduzione del costo totale del servizio: dai 950mila Euro di costo del servizio del 2007, ai 839mila Euro del 2008, con un risparmio dell’11,6%.
Che altro dire…?
di Marco Boschini
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