Eravamo in attesa del commento di Beppe Grillo e del suo staff alla notizia della bocciatura dei quesiti referendari in Cassazione (vedi post precedente). E’ arrivato poco fa tramite comunicato sul suo blog. Il succo è questo:
“Mi rimetto alla decisione della Cassazione, non voglio neppure discuterla, ne prendo atto”.
In sostanza, a quanto si intuisce, il promotore dei tre referenda non andrà in Cassazione a contestare la decisione.
Non è una risposta che aiuta a capire. Sarebbe necessaria maggiore chiarezza dopo aver coinvolto migliaia di volontari e centinaia di migliaia di cittadini. Quel che sarebbe interessante verificare è:
perché la Cassazione ha ritenuto insufficienti le firme? In quali errori procedurali i promotori sarebbero incorsi? Sono errori interpretativi, dunque formalmente contestabili e politicamente discutibili, o materiali, quindi evitabili?
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