Tra qualche giorno, e più precisamente il 4 dicembre, ci sarà l'udienza alla Corte dei Conti sui 98 miliardi di euro di evasione del settore videopoker e slot machine. Nessuno voleva rispondere, tutti tentavano di coprire questa vergogna. Destra e sinistra si sono mostrate unite con l'allora sottosegretario Vincenzo Visco per sorreggere il muro di gomma... Il detto "cane non mangia cane" sembra tagliato su misura da un preciso sarto sui partiti, che tra società dirette, società dei propri dirigenti e società dei soliti "amici degli amici" nel settore del "gioco d'azzardo legalizzato" (piaga sociale scientificamente dimenticata per far cassa) hanno interessi pesanti. Noi abbiamo rilanciato tutte le puntate dell'inchiesta dei due coraggiosi giornalisti, Marco Menduni e Ferruccio Sansa. Abbiamo pubblicato la relazione integrale dove si scoperchia questa evasione da guinness dei primati, che coprirebbe il giro di almeno tre manovre finanziarie delle più pesanti. Si raccontano di riunioni al ministero, di pressioni per mettere a tacere questi giornalisti dalla schiena dritta, si è assitito alla reazione arrogante e violenta di Vincenzo Visco che rifiutava di rispondere, in conferenza stampa, alle domande dei due cronisti... Si è lavorato, nell'ombra ad un condono tombale... che sarebbe l'ennessima vergogna, un nuovo insulto alla decenza ed alla dignità... soprattutto nel momento di crisi in cui a pagare sono sempre i più deboli.
Ora facciamo qualche domanda ai due giornalisti, Marco Menduni e Ferruccio Sansa, che hanno portato, con determinazione e senza mai cedere alle pesanti pressioni delle alte sfere di quella rete di commistioni politica-affari (e malaffare), la questione a conoscenza degli italiani...
1) Quante pressioni avete avuto voi ed il Vostro giornale per questa inchiesta?
Ferruccio Sansa: Una cosa so per certo, che Lanfranco Vaccari, direttore del Secolo XIX, e Carlo Perrone, l'editore, ci hanno sempre lasciato carta bianca, pur sapendo quanto enormi fossero gli interessi dietro al mondo delle slot machine. Interessi economici, ma anche politici, perché i giochi, così come i monopoli del tabacco, sono delle prede ambitissime da certi partiti. Di entrambi gli schieramenti. Ma il Secolo XIX, lo ripeto, ha continuato a scrivere nella massima libertà. E credo che Genova dovrebbe essere orgogliosa di avere un giornale così indipendente.
Marco Menduni: Noi personalmente nessuna, a parte un'aria veramente pesante che ha aleggiato sul nostro lavoro, con persone che ci hanno invitato nei luoghi più strani per non essere viste, incontri quasi clandestini, buste anonime recapitate in hotel e altre strane vicende quasi da spy-story. Affrontate con piacere, con un amico come Ferruccio Sansa. Credo che qualcuno con le spalle grosse, al Secolo, ci abbia difeso. Gliene siamo grati.
2) Oltre ad Antonio Ricci con Striscia la Notizia e Beppe Grillo con il V-Day di Bologna, la Vostra inchiesta ha visto una sorta di "congiura del silenzio" dei media nazionali, anche di quei settori dell'informazione che è conosciuta come "controcorrente", secondo voi perchè?
Ferruccio Sansa: L'appoggio di Striscia la Notizia e di Beppe Grillo è stato assolutamente essenziale. Così come quello di decine di migliaia di lettori e di navigatori di internet che hanno spedito mail al governo per chiedere chiarimenti e che ci hanno seguito e sostenuto. E' stata un'inchiesta lunga e impegnativa; esaltantante, ma non priva di preoccupazioni e insidie di vario genere. Se siamo riusciti ad andare avanti è grazie al sostegno del Secolo, di Ricci e Grillo, di blog come questo e della gente che si è dimostrata sempre attenta. E' fondamentale, per i giornalisti che provano a fare lavoro di inchiesta, non sentirsi mai lasciati soli. Per me è stato fondamentale lavorare con un collega-amico come Marco Menduni e sentire l'appoggio dei lettori. Così come è importante sostenere il lavoro dei magistrati della Corte dei Conti e degli uomini della Finanza che hanno fatto un'indagini straordinaria, in condizioni talvolta molto pesanti.
Marco Menduni: Questa vicenda ha creato non pochi imbarazzi a tutti i livelli. In più, abbiamo probabilmente scontato anche qualche invidia professionale: nelle gradi testate non piace proprio che i giornalisti fuori dai tradizionali giri del potere possano fare scoop di tal fatta.
3) Vi aspettavate una levata di scudi trasversale che mettesse la sordina ad un macigno come 98 miliardi di euro di evasione, con l'opposizione di allora che taceva così come Ministri che gridavano allo scandalo ma poi hanno lasciato scorrere il tutto verso l'oblio?
Ferruccio Sansa: Purtroppo ce lo aspettavamo. Come del resto mostrano i verbali delle sedute parlamentari e delle commissioni, centrodestra e centrosinistra si sono mostrate assolutamente compatte nel cercare di chiudere la questione senza danni.
Marco Menduni: Assolutamente sì, era scontato.
4) Tra qualche giorno la Corte dei Conti terrà l'udienza su questi 98 miliardi di euro. Cosa vi aspettate? E: qualcuno ne parlerà?
Ferruccio Sansa: La Corte dei Conti è l'unico argine contro la vittoria dei concessionari. I partiti non faranno nulla (o peggio cercheranno ancora di arrivare a un colpo di spugna). Temo che la battaglia si concluderà con una sanzione simbolica. Ma qualcosa di questa stioria resta: la mobilitazione di migliaia di cittadini e la dimostrazione che si può, si deve fare rete. Certo, se anche una parte di quei 98 miliardi fosse finita nelle casse dello Stato, bè il governo oggi potrebbe prendere dei provvedimenti seri per affrontare la crisi. E chissà quanti ospedali, metropolitane, ferrovie si potevano costruire. Quante scuole si potevano rimettere in sesto per far studiare i ragazzi in condizioni di sicurezza.
Marco Menduni: La corte dei conti sarà un appuntamento fondamentale in questa vicenda. Ogni euro che si riuscirà a ottenere sarà comunque una vittoria, rispetto a una vicenda che voleva essere del tutto insabbiata.
Ringraziamo ancora gli autori dell'inchiesta ed il direttore de "Il Secolo XIX", Lanfranco Vaccari, che ha permesso e difeso il rilancio del "giornalismo d'inchiesta", garantendo e tutelando l'indipendenza di giornalisti del quotidiano da lui guidato... esempio importante e controcorrente guardando al panorama complessivo del giornalismo italiano. Noi per la nostra parte continueremo a fare inchieste e collaborare con tutti i giornalisti, come con tutte le realtà, indipendenti e libere e per questo, ancora una volta rilanciamo la questione dei 98 miliardi di evasione... perchè l'attenzione non cali e chi deve pagare paghi!
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