E' con sommo piacere che oggi Lunedì 8 Dicembre vi comunico un
Sorpasso Storico.
Una Bellissima Notizia, gioiosa e densa di significato.
Il numero di Arresti di Blogger/Giornalisti On-line, a livello globale, ha superato quello dei Giornalisti "Tradizionali". Insomma, il Web è il comparto che produce più carcerati. Evvai!
Indeciso se Esultare o No, l'argomento è quantomeno controverso e prestabile ad una doppia chiave di lettura, provo a riassumere i dati del Committee to Protect Journalist.
Totale Arresti: 125 Giornalisti in 29 Paesi del Mondo. Categorie:
- Blog e Redazioni Online: 45% del Totale
- Carta Stampata: 42%
- Televisione: 6%
- Radio: 4%
- Film/Documentari: 3%
Ma Dove si rischia di più? La Cina è al vertice della Classifica per il decimo anno consecutivo (28 Giornalisti, di cui 24 On-line). Completano il Podio Cuba e Birmania.
Spaventano inoltre le "Motivazioni dell'Arresto": spesso la Pula si nasconde dietro ad un "Violazione di Segreto di Stato o Attività AntiPatriottica". O Peggio ancora se non viene mossa Alcuna Accusa Formale.
Insomma, Duplice Lettura: se da un lato questi dati stanno a significare che il Web rappresenta una Bocca di Fuoco in favore della verità e della libertà di opinione, dall'altro fa male sapere che in molti Paesi un Blogger debba temere per la propria incolumità.
E l'Italia? Fortunatamente non pervenuta. Ma Berlusconi ha in mente una proposta per il G20 di Gennaio ... vuole "Regolamentare".
Avrà Centinaia di Migliaia di Occhi puntati addosso.
Link:
-- Il Rapporto del Cpj: "2008 Prison Census: Online and in Jail"
-- Repubblica.it: "Giornalisti On-line dietro le sbarre"
Fonte articolo
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