01/12/08

Pianisti contro le impronte 450 mila euro andati in fumo

Come è noto l’ufficio di presidenza della camera ha approvato l’adozione di un sistema per scongiurare l’indecoroso spettacolo del concertone per soli pianisti cui spesso ci è toccato di dover assistere durante le votazioni parlamentari.

La deplorevole abitudine di votare in nome e per conto del limitrofo collega assente è una pratica cui tutto l’arco parlamentare si è cimentato e che sarebbe ora di accantonare.

Dato che risultava impossibile convincere i nostri dipendenti ad astenersi da taluni giochi di mani pur avendogli spiegato mille volte che “certe cose non si fanno”, è stato necessario introdurre un severo cervellone computerizzato che previo scanner delle impronte digitali autorizza l’espressione del proprio parere in aula.

Ora, passi che per evitare di essere presi per il culo dai nostri esemplari rappresentanti ci tocca sborsare la simbolica cifra di 450.000 euro, ma sapere che c’è qualcuno che si è rifiutato di farsi rilevare l’impronta ci fa deprimere ulteriormente. Di che cosa avrà mai paura l’eletto? (eletto… magari lo fosse).. Perché non acconsente a farsi scannerizzare dall’avveniristico sistema già presente nei rinomati parlamenti di Messico, Brasile e Albania? Va bene che il nostro Montecitorio è pieno di pregiudicati, condannati, indagati, prescritti ecc. ecc. ma ci rifiutiamo di credere che ci sia perfino qualcuno che abbia alle sue spalle precedenti non scoperti di furto in appartamento o rapina con scasso. Solo in questo caso infatti si giustificherebbe la resistenza a pubblico ufficial… ehm pardon, la resistenza alla richiesta di rilevazione delle impronte: e cioè la paura di dover essere chiamati a rispondere di vecchi reati senza colpevole, la cui unica prova sul luogo era appunto un’anonima impronta!

Misteri rimasti insoluti, reati rimasti senza reattore, furti con scasso rimasti senza scassatore, tanti nodi torneranno al pettine in Italia grazie al nuovissimo cervellone scannerizzatore delle impronte digitali installato in Aula. Scenari degni di C.S.I. Miami si profilano all’orizzonte del nostro mitico parlamento dei famosi…

Ma è molto interessante sapere anche CHI si è opposto alla registrazione delle proprie impronte: ebbene oltre a qualche esponente dell’udc si è opposto l’intero gruppo della lega nord! La loro posizione è semplice: chi vuole se le fa prendere chi no no perché è una pratica che viola la privacy !!!!

Ok, va benissimo, però primo: i 450mila euro ce li mettete voi dai vostri (?) stipendi. E secondo: speriamo che veniate tutti adottati da qualche compassionevole famiglia di rom, cosicché forse acconsentirete di buon grado e senza rompere troppo le palle a farvi digitalizzare il nobile ditino.

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