Per dire: prendiamo le vendite dei negozi a Natale, che da sempre sono un termometro della salute di questa nostra società dei consumi. Ebbene: secondo “The Guardian” non c’è dubbio che tenga: nel Regno unito i clienti sono calati di un 3 per cento. Tanto che le insolvenze dei negozi sono cresciute di un quinto (e grosse catene come Adams e Wollworth hanno fatto bancarotta). E quindi e di nuovo: e nell’ex Belpaese? Boh. Sempre mistero. Per i consumatori, le vendite dovrebbero essere letteralmente crollate (con un meno 20 per cento). Mentre secondo i commercianti di Confcommercio, sarebbe vero il contrario: vestiti (+2%) e leccornie per cenoni vari (+5%) sarebbero andati letteralmente a ruba. Un balletto di cifre che ricorda tanto quello sull’inflazione degli ultimi anni (altissima, secondo i consumatori; bassissima, secondo l’Istat). E che pone gli italiani di fronte a un altro atroce interrogativo: ma da noi pure la matematica - come i reati dei politici - è solo un’opinione?
Dubbi e interrogativi che - va da sè - lasciano il tempo che trovano. Perchè ognuno sa - in cuor suo e soprattutto di tasca sua - se e quanto i prezzi oggi siano più alti di ieri. E se e quanto si è potuto permettere di spendere per cenoni e regali. Ma accanto a queste verità, per così dire, soggettive, ce n’è un’altra meno discutibile. Ci sono paesi evidentemente un po’ arretrati come l’Inghilterra, dove i cittadini - attraverso associazioni e quant’altro - fanno sentire la loro voce e pongono dei problemi. E dove il governo risponde, mettendo sul tappeto delle soluzioni. Nel nostro nuovo Belpaese berlusconiano, invece, si è evidentemente deciso di adottare un’altra formula. Se qualcuno si permette di segnalare che qualcosa non va, si sente rispondere che deve stare zitto. Che, se no, poi le cose vanno male veramente. Quasi potesse portare jella. Una formula - diciamo così - all’italiana, anzi alla napoletana che forse non avrà molto di scientifico. Ma che per certo ha solide basi nella nostra tradizione scaramantica. Sia come sia: la strategia politica antisfiga del Cavaliere forse funzionerà e forse no, ma sarà bene adattarsi. Anche perchè Berlusconi primo ministro - con i suoi cucù e le sue stranezze - ce lo dovremo tenere altri 4 anni e rotti. Per cui: la crisi? Allora: occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio…
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