E' singolare che un governo che mal sopporta i freni della Costituzione in nome del mandato popolare, faccia carta straccia della stessa volontà popolare allorquando, nel novembre 1987, la volontà popolare si è espressa in grande maggioranza nell'abbrogare leggi che favorivano il ricorso all'energia nucleare.
Per chi non c'era, in quanto non ancora nato o troppo piccolo, ricordo che non si votò, come ci vi vogliono far credere, sull'onda "emotiva" di Cernobyl. I radionuclidi immessi in atmosfera dalla centrale nucleare ucraina piovvero letteralmente e in abbondanza sui nostri campi, addirittura sui nostri corpi stesi a prendere il primo sole sulla riviera ligure. E vi assicuro (ho conservato quei documenti) che, fino al giorno prima del disastro, le autorità mondiali dell'energia atomica assicuravano che tutte le centrali erano sicure, comprese quelle russe.
A futura memoria di tutti i lettori di questo Blog riporto i quesiti che si votarono l'8-9 novembre del 1987, ricordando che il nostro referendum è solo abrogativo, ovvero per volontà popolare si possono solo abrograre leggi approvate dal parlamento.
Quelli che seguono sono alla lettera le tre norme che gli Italiani hanno abrogato ( per sempre) :
- Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8) - Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge) - Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero?
(questa norma è contenuta in una legge molto più vecchia, e precisamente la N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell'ENEL.)
Tornando ai nostri tempi, in base a quale nuova norma l'ENEL ha fatto accordi con paesi dell'EST per costruire centrali nucleari?
E' ancora il CIPE che deciderà la localizzazione delle nuove centrali?
Non sarà dato nessun compenso ai comuni candidati ad ospitare le quattro centrali concordate con la Francia ( Trino Vercellese, Caorso, Viadana, Chioggia, Montalto, Latina, Pianosa, Caserta, Ragusa, Vetrana, Scansano) ?
di Federico Valerio
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