18/04/09

L'informazione assassina e il terremoto

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In qualsiasi altro paese del mondo, Giuliani sarebbe un eroe e le sue ricerche sarebbero state immediatamente recuperate dalla scaffalatura polverosa dove Bertolaso e la Regione Abruzzo l'avevano archiviata. Con tante scuse, con una laurea ad honorem e con un ruolo di rilievo nella ricerca sulla prevenzione dei sismi.

Bertolaso dice che non sapeva, ma sapeva fin dal 15 maggio 2006. E insieme a lui sapevano gli oltre cento partecipanti del seminario pubblico tenutosi il 13 luglio 2005 presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

«I sistemi per prevedere un terremoto già esistono dice Francesco Biagi, docente di Fisica all'Università di Bari —, è che mancano i soldi per perfe­zionarli. [...] Fu proprio Boschi, oggi nemico dei precursori, a fa­re la previsione del 1985. Nel 2005 abbiamo presentato un progetto al­la Regione per l’installazione di 25 cen­traline per il rilevamento di radon e sta­zioni radio a bassa frequenza (alcune an­che nel Gran Sasso). Per un punto siamo stati esclusi dalla graduatoria e le prime centraline sono state disattivate»

A qualcuno conviene sostenere che nessuno può prevedere i terremoti. Anche se il Giappone ci si mette di impegno, anche se gli scienziati russi confermano esattamente il contrario. E accusano i sismologi di non collaborare.

Perchè i sismologi non collaborano? Perchè Enzo Boschi, Presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sostiene che è impossibile prevedere un sisma, quando guardando i grafici online di Giuliani ci riesce perfino un bambino?

Chi produce sismografi in Italia? Di chi sono quelli acquistati dall'INFV? A cosa servono, se la notte tra il 5 e il 6 aprile la protezione civile, dopo l'ennesima scossa di mezzanotte, invitava tutti a tornare tranquilli a casa, perchè non c'era nessun problema? A cosa serve l'informazione, se la televisione e i giornali hanno invitato tutti a non credere ai ciarlatani? Chi, alla RAI, ha censurato un'intervista a Giuliani realizzata pochissimi giorni prima del terremoto? Un'informazione omertosa diventa un'informazione assassina.

Nessuno può prevedere un terremoto, è vero. I terremoti non si prevedono perchè non c'è n'è bisogno: si vedono benissimo così. Su un monitor. Ha funzionato per mesi, anni, con un'accuratezza nella previsione che supera l'80%.
Chi ha dato retta a Enzo Boschi e alla protezione civile adesso è morto. Chi ha ascoltato Giuliani è vivo. E ci racconta la sua storia.

Intervista a Stefania Pace

Claudio Messora: «Stefania Pace, residente a Poggio Picense (AQ) e reduce dal grande disastro nella notte tra il 5 e il 6 di aprile. Stefania, tu conoscevi Giampaolo Giuliani. Puoi raccontarci la catena di eventi che ha condotto a quella tragica notte e come è accaduto che tu ti sia salvata?»

Stefania Pace: «Ho conosciuto Giampaolo Giuliani qualche mese fa, tramite un amico comune che lavora presso il laboratorio di fisica nucleare del Gran Sasso. Ci siamo tenuti in contatto nei giorni successivi e lui mi spiegava, a spanne, guardando i grafici, come fare per prevedere 6, 12 o addirittura anche 24 ore prima un evento sismico, addirittura sia come intensità sia a livello di localizzazione dell'epicentro. Ogni volta che successivamente si sono verificate delle scosse, io lo sapevo in anticipo perchè Giuliani mi ha sempre avvertito telefonicamente. Io guardavo il grafico, chiedevo e lui mi spiegava per esempio che ci sarebbe stata una scossa di magnitudo 2.5, e puntuale la scossa si verificava.

Quella sera, la sera del 5 aprile, verso le 20.30 ci siamo messi a cena ed è arrivata una scossa di terremoto. Ho acceso il computer, ho guardato il grafico e mi sembrava fuori da ogni ragionevole parametro, perchè raggiungeva picchi altissimi e ho addirittura ipotizzato che fosse rotto il rivelatore. Ho chiamato Giuliani, che al momento non era davanti al computer, e che dopo avere controllato mi ha confermato che la concentrazione di Radon era molto alta, e che avremmo dovuto aspettarci una scossa. Alle 23.00 si è verificata una scossa di magnitudo 4.5, se non ricordo male, al ché sono uscita di casa con mio figlio più piccolo - mio marito e l'altro figlio non erano in casa - e ho chiamato nuovamente Giuliani. Giuliani mi ha detto di non poter parlare più di tanto, purtroppo, perchè aveva il telefono sotto controllo e una denuncia a carico. Mi ha comunque rilevato che per mezzanotte attendeva una nuova scossa. Anche quella si è verificata puntualmente.

Dopo la scossa di mezzanotte c'erano tante persone che si apprestavano a trascorrere la notte in macchina. E' arrivata una persona della protezione civile di Paganica è ha detto a tutti di rientrare in casa, perchè non c'era pericolo, di stare tranquilli. La protezione civile assicurava che era tutto sotto controllo, la situazione era normale, non c'erano allarmi. Al chè la maggior parte delle persone che erano lì fuori sono rientrate, perchè la gente si fida della protezione civile.

Io invece ho richiamato Giuliani, prima dell'una, e lui mi ha detto che ci sarebbe stata una scossa più forte. Mi ha detto che avrei dovuto restare in macchina, di non rientrare. Io e la mia amica Patrizia abbiamo pensato che era il caso di avvertire tutte le persone che erano rientrate. Anche perchè ci trovavamo in località Il Colle di Paganica, un posto dove ci sono tutte case vecchie, in pietra, magari mai ristrutturate, per cui si sarebbero sbriciolate come poi è avvenuto. La mia amica e suo marito hanno cominciato a fare su e giù per i vicoli, cercando di tirare fuori le persone dalle case, suonando tutti i campanelli. Molte di loro si sono ancha arrabbiate, perchè dicevano "Ma come! La protezione civile ci ha detto di rientrare, e tu adesso ci chiami e ci fai uscire di nuovo di casa?".
Con vari escamotage Antonio, Patrizia e io siamo riusciti a farle uscire di casa, almeno quelle che ci hanno dato retta, tra cui tre o quattro famiglie macedoni con bambini piccoli. La mia amica ha inviato messaggi anche ai residenti delle località Sant'Antonio, una parte molto vecchia di Paganica. Le persone sono uscite di casa anche da lì. Alle tre c'è stata la scossa. Abbiamo visto le case che ci si sbriciolavano davanti agli occhi, i fili della corrente prendere fuoco. Un inferno, ma le persone che erano lì con noi erano vive.

Giuliani, indirettamente, ha salvato molte vite. Anche se lo hanno messo a tacere in questo caso è riuscito a dare un allarme e a salvare tantissime persone. Tutte quelle persone gliene sono grate, compresa me.

Eravamo disperati perchè non arrivava un'ambulanza, non arrivava una macchina dei Vigili del Fuoco. Non arrivava nulla. Cercavamo di chiamare i Vigili del Fuoco, le ambulanze, ma le linee erano intasate. L'unica telefonata che siamo riusciti a fare è stata al 118, ma ci hanno detto di non avere macchine, mezzi nè uomini e che appena si fosse liberato qualcuno l'avrebbero mandato. La protezione civile ha sempre cercato di non creare allarme, ma in realtà l'allarme c'era. Bastava soltanto far uscire le persone di casa almeno dai centri storici per non causare tutte quelle vittime. Poggio Picense è un paese di circa 700/800 abitanti. Ci sono stati cinque morti, tutti nel centro storico cioè vicino casa mia, tra cui tre bambini. Quello poteva essere evitato!

Avevo parlato, un paio di giorni prima dell'evento sismico catastrofico, con l'Assessore all'Ambiente di Poggio Picense, che tra l'altro fa parte della protezione civile di Poggio Picense, e gli ho detto che avremmo dovuto montare qualche gazebo, che avremmo dovuto iniziare a preoccuparci perchè quegli eventi sismici avrebbero potuto essere preludio di qualcosa di più grande. Lui lo sapeva che io ero in contatto con Giuliani, ma non mi hanno mai chiesto nulla. Per tutta risposta, si è messo a ridere e mi ha detto: "I terremoti non si possono prevedere! Nessuno è in grado di farlo.".

Ci sono state persone che comunque si erano preoccupate di avvisare le istituzioni e la popolazione che qualcosa stava succedendo. Nessuno ha dato loro retta. Io mi chiedo a questo punto chi pagherà per tutte quelle vite che sono state perse?

Claudio Messora: «Invece, nei giorni precedenti all'evento catastrofico addirittura sui TG regionali e sui quotidiani passava un messaggio...»

Stefania Pace: «Sì, passava il messaggio: "Non date retta ai ciarlatani! I ciarlatani dicono che prevedono i terremoti, e invece i terremoti non si possono prevedere".
Questo ci fa capire quanto l'informazione sia stata in qualche modo complice di tutte queste morti. Un'informazione che dice state tranquilli, ci sta dicendo che pure se c'è un terremoto del quarto grado non c'è bisogno di uscire di casa tanto non c'è nessun pericolo. Io mi ricordo di quando ero bambina e c'erano terremoti - nel nostro territorio ce ne sono sempre stati -, beh: appena si sentiva la scossa di terremoto si usciva in strada, si dormiva nelle macchine. E nessuno ti veniva a dire Dormite nella case perchè non c'è pericolo. La gente si è fidata. Sbagliando, si è fidata!

Claudio Messora: «Tu hai seguito gli eventi del caso di Sulmona per i quali Giuliani ha ricevuto l'avviso di garanzia? Sai com'è andata?»

Stefania Pace: «In quei giorni ci siamo sentiti spessissimo. Io so che lui non ha mai detto che ci sarebbe stato un terremoto fortissimo a Sulmona. C'era stato un sisma, mi sembra alle 11 o alle 13 di due domeniche precedenti al nostro, e Giuliani mi aveva detto per telefono che se ci fosse mai stato un altro evento, ma doveva ancora verificarlo, sarebbe stato di minore o di pari intensità. Stiamo parlando di magnitudo 4.3. Quindi non ha procurato nessun allarme perchè un terremoto di magnitudo 4.3 può causare qualche lesione ma nessun danno grave.»

Claudio Messora: «Sai se Giuliani ha benificato di fondi, per le sue ricerche?»

Stefania Pace: «Non ha beneficiato assolutamente di nulla, anzi io so addirittura che ha acceso dei mutui anche contro il parere dei suoi familiari. E' una persona assolutamente in buona fede, che agisce per il bene della collettività e non per interessi personalistici, a differenza di molti altri invece, tra politici e non.»

Claudio Messora: «Quindi se tanta gente, la notte tra il 5 e il 6, all'Aquila e dintorni si è salvata, lo si deve anche a Giuliani.»

Stefania Pace: «Credo proprio di sì... Credo proprio di sì!»

Fonte articolo

La Casta dei giornali
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

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