Acqua filtrata, refrigerata, liscia o gassata. E’ una fontana pubblica speciale quella inaugurata nel fine settimana a Monterotondo con la regia di Ecologos, gli stessi del “negozio leggero” di Torino.
L’acqua del rubinetto è la migliore per l’ambiente e per il portafoglio. E per il gusto? Personalmente non ho motivo alcuno di lamentarmi, però si sente dire in giro che “sa di cloro”, ad esempio. La fontana di Monterotondo risolve il problema.
Nel giardino di piazza Berlinguer a Monterotondo zampilla da venerdì una fontana pubblica di acqua filtrata da cui si possono riempire le bottiglie da portare in tavola.
Si tratta di acqua fresca, nella versione liscia o gassata. Per ora è gratis; successivamente riempire una bottiglia da un litro e mezzo costerà 5 centesimi.
Fate un po’ il conto rispetto all’acqua in bottiglia venduta nei supermercati. E fate il conto anche per l’ambiente. Gli italiani sono fra i più grandi consumatori planetari di acqua in bottiglia. Quasi 192 litri annui a testa nel 2005; erano 160 nel 2000.
Innanzitutto l’acqua in bottiglia inquina perchè viaggia: trasportata in autocarro dal luogo di imbottigliamento al supermercato sottocasa.
C’è il vuoto a rendere di vetro, ma c’è soprattutto il vuoto a perdere di plastica: per fabbricare le bottiglie si utilizza una quantità di acqua quattro volte superiore a quella che ci finisce dentro. Eppure l’acqua è un bene sempre più raro e prezioso.
Naturalmente per fabbricare le bottiglie di plastica ci vuole anche il petrolio. E poi? Finiscono immediatamente in pattumiera, nella migliore delle ipotesi nel contenitore per la raccolta differenziata.
La raccolta differenziata non è il toccasana. Risparmia le materie prime, ma per dare una nuova vita ai rifiuti servono comunque energie e lavorazioni varie. Si inquina di nuovo, insomma.
La media nazionale della raccolta differenziata è pari appena al 27%. Quindi di solito la bottiglia di plastica, dopo la sua effimera vita, finisce in discarica o peggio nell’inceneritore, dove la bruciano e in più succhiano dalle nostre bollette dell’elettricità i contributi Cip6 destinati alle rinnovabili. Senza Cip6, gli inceneritori lavorerebbero in perdita.
E in più paghiamo la bolletta dei rifiuti per portare via e avviare a vari trattamenti la bottiglia usata. Soldi che sui aggiungono a quelli spesi per acquistare l’acqua in bottiglia: in media un italiano beve 172 litri di acqua minerale in un anno e spende dai 320 ai 720 euro per acquistarla.
Una serie notevole di storture, non vi pare(?), nell’acqua in bottiglia. Con la fontana di Monterotondo, invece…
Su Il Velino addio acqua in bottiglia. Monterotondo, fontana pubblica eroga acqua filtrata, liscia o gassata
L’acqua del rubinetto è la migliore per l’ambiente e per il portafoglio. E per il gusto? Personalmente non ho motivo alcuno di lamentarmi, però si sente dire in giro che “sa di cloro”, ad esempio. La fontana di Monterotondo risolve il problema.
Nel giardino di piazza Berlinguer a Monterotondo zampilla da venerdì una fontana pubblica di acqua filtrata da cui si possono riempire le bottiglie da portare in tavola.
Si tratta di acqua fresca, nella versione liscia o gassata. Per ora è gratis; successivamente riempire una bottiglia da un litro e mezzo costerà 5 centesimi.
Fate un po’ il conto rispetto all’acqua in bottiglia venduta nei supermercati. E fate il conto anche per l’ambiente. Gli italiani sono fra i più grandi consumatori planetari di acqua in bottiglia. Quasi 192 litri annui a testa nel 2005; erano 160 nel 2000.
Innanzitutto l’acqua in bottiglia inquina perchè viaggia: trasportata in autocarro dal luogo di imbottigliamento al supermercato sottocasa.
C’è il vuoto a rendere di vetro, ma c’è soprattutto il vuoto a perdere di plastica: per fabbricare le bottiglie si utilizza una quantità di acqua quattro volte superiore a quella che ci finisce dentro. Eppure l’acqua è un bene sempre più raro e prezioso.
Naturalmente per fabbricare le bottiglie di plastica ci vuole anche il petrolio. E poi? Finiscono immediatamente in pattumiera, nella migliore delle ipotesi nel contenitore per la raccolta differenziata.
La raccolta differenziata non è il toccasana. Risparmia le materie prime, ma per dare una nuova vita ai rifiuti servono comunque energie e lavorazioni varie. Si inquina di nuovo, insomma.
La media nazionale della raccolta differenziata è pari appena al 27%. Quindi di solito la bottiglia di plastica, dopo la sua effimera vita, finisce in discarica o peggio nell’inceneritore, dove la bruciano e in più succhiano dalle nostre bollette dell’elettricità i contributi Cip6 destinati alle rinnovabili. Senza Cip6, gli inceneritori lavorerebbero in perdita.
E in più paghiamo la bolletta dei rifiuti per portare via e avviare a vari trattamenti la bottiglia usata. Soldi che sui aggiungono a quelli spesi per acquistare l’acqua in bottiglia: in media un italiano beve 172 litri di acqua minerale in un anno e spende dai 320 ai 720 euro per acquistarla.
Una serie notevole di storture, non vi pare(?), nell’acqua in bottiglia. Con la fontana di Monterotondo, invece…
Su Il Velino addio acqua in bottiglia. Monterotondo, fontana pubblica eroga acqua filtrata, liscia o gassata
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