“L'amministrazione comunale di Partinico, nell'ambito delle iniziative del 23 maggio in ricordo delle vittime della strage di Capaci, ha deciso di istituire il I° Premio Legalità – Città di Partinico, in segno di riscatto e di rivincita dello Stato sulla mafia”.
Sono le testuali parole scritte sulla lettera che ha conferito il I° Premio Legalità al direttore di Telejato, Pino Maniaci. “Animati da questo sentimento – prosegue la lettera indirizzata a Maniaci – abbiamo deciso di assegnare a Lei il premio per l'anno 2009, in quanto risorsa, libera, documentata e coraggiosa di un'emittente televisiva antimafia che è oggi un esempio positivo per la nostra Città, la Sicilia e tutto il Paese”. La cerimonia è avvenuta in occasione del 17° anniversario della strage di Capaci presso la Villa Giovanni Falcone di Partinico alla presenza del sindaco Salvatore Lo Biundo, dell'assessore alla cultura Bartolomeo Parrino, del presidente del consiglio comunale, Gioacchino Albiolo. Ospite d'onore il segretario dell'Ordine Nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, che tanto si è battuto al fianco di Pino Maniaci nell'assurda querelle sul conferimento del tesserino di pubblicista al direttore di Telejato. Nel ricevere la targa sulla quale si motiva la premiazione “per l'impegno profuso per la difesa e l'affermazione della legalità” Pino Maniaci ha ricordato al sindaco che il premio ricevuto non lo avrebbe comunque “protetto” dalla vigilanza di Telejato sulla sua amministrazione. La stessa vigilanza che verrà rivolta ai rischi della riapertura della distilleria Bertolino. Memorabile il saluto di Pino all'autorità ecclesiastica giunta in ritardo alla premiazione: “Salutiamo l'arciprete che ci ha garantito che non ci saranno più mafiosi nella Santa Romana Chiesa!”. Sudori freddi per l'arciprete che dopo aver incassato il colpo si è unito timidamente all'applauso per il direttore di Telejato.
di Lorenzo Baldo
Sono le testuali parole scritte sulla lettera che ha conferito il I° Premio Legalità al direttore di Telejato, Pino Maniaci. “Animati da questo sentimento – prosegue la lettera indirizzata a Maniaci – abbiamo deciso di assegnare a Lei il premio per l'anno 2009, in quanto risorsa, libera, documentata e coraggiosa di un'emittente televisiva antimafia che è oggi un esempio positivo per la nostra Città, la Sicilia e tutto il Paese”. La cerimonia è avvenuta in occasione del 17° anniversario della strage di Capaci presso la Villa Giovanni Falcone di Partinico alla presenza del sindaco Salvatore Lo Biundo, dell'assessore alla cultura Bartolomeo Parrino, del presidente del consiglio comunale, Gioacchino Albiolo. Ospite d'onore il segretario dell'Ordine Nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, che tanto si è battuto al fianco di Pino Maniaci nell'assurda querelle sul conferimento del tesserino di pubblicista al direttore di Telejato. Nel ricevere la targa sulla quale si motiva la premiazione “per l'impegno profuso per la difesa e l'affermazione della legalità” Pino Maniaci ha ricordato al sindaco che il premio ricevuto non lo avrebbe comunque “protetto” dalla vigilanza di Telejato sulla sua amministrazione. La stessa vigilanza che verrà rivolta ai rischi della riapertura della distilleria Bertolino. Memorabile il saluto di Pino all'autorità ecclesiastica giunta in ritardo alla premiazione: “Salutiamo l'arciprete che ci ha garantito che non ci saranno più mafiosi nella Santa Romana Chiesa!”. Sudori freddi per l'arciprete che dopo aver incassato il colpo si è unito timidamente all'applauso per il direttore di Telejato.
di Lorenzo Baldo
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