
La verità alla fine viene sempre a galla. Ora i menagrami finalmente taceranno: quei maledetti disfattisti che nei mesi scorsi parlavano a vanvera del loro paese, facendo previsioni nefaste sul futuro dell’economia, sono stati messi a posto dalla dura realtà delle cifre. Dei fatti. Quel disfattista del Governatore della Banca d’Italia, che anziché stare al suo posto faceva astrologia, predicendo segnali di rallentamento congiunturale per l’Italia e i rischi di una pesante recessione. Quel corvo della Presidente di Confindustria, che qualche settimana fa avvertiva che la recessione era dura, che ci sarebbero state pesanti ricadute su crescita economica, Pil, occupazione. Quegli iettatori (e forse pure comunisti) del Fondo Monetario internazionale, che prevedevano un fosco 2009 e un poco incoraggiante 2010 e per il nostro paese. Gente cattiva, che vanificava gli sforzi di chi, con sprezzo del pericolo e amor di patria, rassicurava le famiglie, gli imprenditori, la gente. Uomini come Maurizio Sacconi, come Claudio Scajola, come Renato Brunetta. Lo sanno tutti che la crisi è un’invenzione dei giornali, che la recessione è solo un gioco di società. Gridiamo la verità: la crisi non c’è mai stata, o se c’era è già passata. Da mesi lo va dicendo quella coppia di geni di Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi. Giulio Tremonti, poveretto, pochi giorni fa, lo ha gridato: il peggio è passato! E lo ha confermato: la crisi è alle nostre spalle. E a supporto delle sue affermazioni, lui che è un uomo pratico, fattivo, non un azzeccagarbugli da 4 soldi, ha parlato con i fatti, non con l’astrologia. E ha presentato la Ruef , o Relazione unificata economica e finanziaria, fornendo il vero quadro dell’economia italiana. Altro che crisi: il Pil crollerà solo del 4,2%, il rapporto deficit/Pil salirà appena al 4,6%, il debito pubblico salirà solamente al 114,3% del Pil (rispetto al 105,8% del 2008), la pressione fiscale aumenterà pochissimo, dal 42,8% del 2008 al 43,5% di quest' anno e il tasso di disoccupazione crescerà soltanto di 2 punti percentuali (all'8,6% dal 6,7% dello scorso anno) coinvolgendo appena 600 mila persone. Altro che crisi, altro che sfascio! Noi siamo messi meglio degli altri paesi. Siamo in pole position. Finalmente i corvi di Confindustria, gli astrologi di Banca d’Italia, gli iettatori del Fmi sono stati sistemati a dovere. La smetteranno di disturbare il manovratore con i loro avvisi da Cassandre del 2000. Italiani, state buoni e tranquilli. Godetevi le veline in tv. La crisi è alle nostre spalle, lasciateli lavorare! Lasciate che Berlusconi e Tremonti ci ammazzino tutti. Senza disturbare.
Buon tutto!
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