
La conosciamo come colei che aveva osato indagare sulle scalate bancarie che hanno visto molti esponenti di destra e di sinistra coinvolti. Fu trasferita, come da solita e vigliacca prassi, da Milano a Cremona, per volere di esponenti politici riunitisi in gran segreto nella stanza parlamentare di Anna Finocchiaro. C'erano, oltre alla Finocchiaro, anche Mastella, Latorre, Guido Calvi (ex parlamentare e avvocato di D'Alema) e altre persone.
Insomma, una vera riunione massonica per far fuori Clementina Forleo, la quale... non soltanto è stata trasferita, ma si è vista recapitare proiettili calibro 38, incendiare il raccolto dell'azienda agricola di famiglia in Puglia, recapitare una lettera anonima che preannunciava la morte dei genitori (che poi avviene veramente, in uno strano incidente stradale). E' stata anche denunciata da un tenente dei carabinieri per presunte offese e poi anche da Alberto Santacaterina che, però, è stato rinviato a giudizio per abuso d'ufficio e falso ideologico.
Ora a Clementina le è stata tolta anche la scorta.
Quel che suona strano non è soltanto tutta questa vicenda (che ne ricalca altre per metodologia e per vigliaccheria), ma anche il fatto che in Italia le scorte vengano tolte a chi ne ha davvero bisogno e, invece, mantenute per inutili figuri, leccapiedi del governo, come Emilio Fede e Bruno Vespa.
Possiamo scrivere tutti al Ministero dell'Interno per dimostrare che il popolo della rete conosce i fatti ed è in totale disaccordo con questa criminale decisione.
maroni_r@camera.it
oppure
caposegreteria.ministro@interno.it
oppure
caposegreteria.ministro@interno.it
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