01/05/09

Prima il terremoto poi le esondazioni


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In Italia non si muore di soli terremoti. Si può morire anche per un acquazzone come quelli che si sono abbattuti in questi giorni nel Nord Italia. Una pioggia appena appena abbondante può portare una bella frana che spazza via la casa, assieme ai suoi abitanti.

I ponti delle strade statali e provinciali lombardo emiliane sul Po, sono stati chiusi per la piena del fiume di questi giorni perché evidentemente sono stati costruiti per essere a rischio. E’ paradossale che i ponti di epoca romana resistano alle furie fluviali più estreme, mentre i faraonici viadotti in cemento armato dell’epoca moderna siano suscettibili di fragilità stile grissino. La piena del fiume Oglio del 2000 portò esondazioni e danneggiò molti ponti, tranne che quello di Pontoglio (BS) comune bresciano che prende il nome proprio da quel manufatto indistruttibile in pietra di Ardesio, risalente alla notte dei tempi.

Pontoglio assieme ad altre decine di comuni padani, senza contare le cascine abitate dentro le golene del Po, sorge in un’area perennemente a rischio allagamenti. Ci sono interi quartieri che sono più bassi del letto del fiume che scorre a poche centinaia di metri, per non dire sotto i balconi di casa. E’ così in molti comuni mantovani, cremonesi e rodigini. Prodotti di un’edilizia scriteriata e criminale che ha trovato nelle amministrazioni locali consapevoli complici.

E allora non meravigliamoci se con 2 giorni di pioggia primaverile sulla Padania, sono arrivati i morti per i crolli delle case dovuti agli smottamenti e gli sfollati in Piemonte per le esondazioni del Tanaro, lo stesso che nel 1994 seminò morte e distruzione sia ad Alessandria che ad Asti.

Le immagini del video le ho girate stasera dall’aereo mentre atterrava a Linate. Si vedono le esondazioni del Po, del Ticino e le campagne allagate della Lomellina, oltre che del sud milanese. Una fetta di Italia fragile fragile come quella devastata dal terremoto.

Fonte articolo
Stop al consumo di territorio
La Casta dei giornali
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

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