- “Manovrina d’estate da 5-6 miliardi“, La Repubblica. Il governo Berlusconi si appresta a varare una “manovrina” per aggiustare economia e conti pubblici. Il totale dovrebbe aggirarsi tra i 5 e i 6 miliardi di euro. Le domande, invece, sono solo due. Da quali tasche usciranno questi soldi. E in quali tasche andranno a finire.
- “L’industria dell’acciaio è ferma, solo dall’auto segnali di risveglio”, La Repubblica. Il patron delle acciaiere Ilva, Emilio Riva confessa a Repubblica tutto il suo sconforto. La produzione di elettrodomestici è a zero. Quella delle auto non sta niente bene. E il suo fatturato - alla faccia dell’ottimismo e dei segnali di ripresa - nel primo trimestre del 2009 ha fatto segnare uno sconfortante - 42%; la produzione, -36%. Spiragli all’orizzonte? Nessuno, risponde il vecchio (83 anni) patron dell’Ilva, neanche dagli Stati Uniti, perchè “là stanno peggio di noi”. Conclusione: “Ho riserve (di danaro per andare avanti, NdA) sufficienti fino al 2011. A quel punto non so cosa faranno produttori e consumatori. Siamo in una situazione drammatica. Spero di sbagliarmi”. E c’è, aggiungiamo noi, da augurarselo tutti.
- “Tè troppo caro e la Cina passa al Cognac“, Il Sole 24 ore. La Cina si conferma il secondo mercato al mondo, dopo gli Stati Uniti, per il consumo di cognac. E i giganti francesi del settore - Lvmh, Pernod e Rémi Cointreau - fanno a pugni a suon di spot per conquistare i bevitori di Pechino e dintorni, finanziando anche fiction tivù. Commento del “Sole 24 ore”: “Lo schema è lo stesso del nostro Carosello (…). Dopo lo spettacolo quindi tutti a nanna, ma non senza aver sorseggiato un bicchiere di cognac”. Commento nostro: forse anche per dimenticare il lavoro che non c’è più e l’export che pure in Cina, a maggio, è crollato del 26,4%.
P.S. Ovviamente il tè col cognac non c’entrava nulla. Ma faceva titolo. Detto ciò: chissà perchè quando uno legge “il Sole” ha sempre la sensazione di sfogliare una qualche depliant pubblicitario di un’azienda. Mah.
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