23/06/09

Il piano-casa inglese all'insegna dell'ecoedilizia

Che fine ha fatto il piano-casa di Berlusconi? Modificato, rimandato, sospeso… non se ne parla più. In attesa di averne notizie (ma anche no) vediamo cosa succede fuori dal nostro paese. In Inghilterra per esempio, dove vogliono costruire 15 città ecologiche entro il 2020, contribuendo in un colpo solo agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e alle richieste di nuove case.

L’individuazione dei siti è già in corso. Le nuove case saranno a basso impatto ambientale, costruite con materiali riciclati, con tecnologie di risparmio energetico e uso di fonti rinnovabili, e vari altri criteri di bioedilizia. Le case saranno destinate ai ceti meno abbienti.

Tutto perfetto insomma, o quasi. Gli ambientalisti (che non sono mai contenti, si sa) sono preoccupati della localizzazione di queste nuove città, ovvero lontane dai grandi centri, e quindi sarebbe necessario ricorrere all’auto per spostarsi, causando un aumento del traffico e dei consumi di carburante. Speriamo che nel progettare queste città pensino anche a una rete di trasporti sostenibile, così accontentiamo tutti.

Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
Porta la Sporta
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