24/06/09

Tra i rifiuti di Palermo anche i cianciaioli


Guarda il video

L’Italia brulica di uffici complicazioni cose semplici. Un elenco sterminato, impossibile da raccontare tutto in un giorno. Leggi e normative, spesso, servono proprio a questo.

Un esempio lo racconto oggi nel video. Quello dei cianciaoli di Palermo. Il governo delle puttane e delle leggi incostituzionali, col decreto emergenza rifiuti in Campania, li ha messi tutti fuorilegge.

I cianciaioli, 400 piccoli imprenditori con partita Iva censiti nel solo capoluogo siciliano, sono come i rottamai o gli straccivendoli del Nord. Si occupano di differenziare i rifiuti ammassati nelle strade per rivenderli ai consorzi come materia prima. Latta, ferro, cartone, stoffa sono oro per questi autentici operatori ecologici.

Da quando rovistando i cassonetti rischiano l’arresto e il sequestro del loro moto Ape a Palermo l’emergenza rifiuti è scoppiata.
Il sindaco berlusconiano Diego Cammarata ha revocato anche l’ordinanza che prorogava di 6 mesi la loro posizione.

Gabriele è uno di loro. Un cianciaiolo che ho conosciuto per caso venerdì scorso, mentre stavo documentando le discariche sparse per Palermo e quella gigantesca, nascosta in cima a un monte sopra la città dove a fianco ci pascolano pure i bovini che poi arrivano sulle nostre tavole.

Mi ha raccontato la sua storia e quella di centinaia di famiglie disperate, rimaste senza il loro lavoro perché un decreto governativo votato da parlamentari condannati per collusione con la mafia, li ha resi fuorilegge.

Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
Porta la Sporta
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

Share/Save/Bookmark

Nessun commento:

Posta un commento

Visto lo spam con link verso truffe o perdite di tempo i commenti saranno moderati. Se commenti l'articolo sarà pubblicato al più presto, se invece vuoi lasciare link a siti porno o cose simili lascia perdere perdi solo tempo.