“Altro che ronde! In Italia la situazione è vergognosa (perché) non esiste la certezza della pena!” (1)
A parlare non è un no-global, né un personaggio che avversa Berlusconi, ma il capo della Polizia di Stato della Repubblica Italiana, Antonio Manganelli.
Già lo scorso anno, Manganelli si prodigava a denunciare i pericoli dovuti all’indulto: “I crimini impuniti (sono) una vergogna vissuta ogni giorno… in Italia non esiste la certezza della pena… gli sforzi della polizia vengono vanificati”. (2)
Quello che osserva Manganelli noi italiani dobbiamo verificarlo per forza, avendo come capo di governo un personaggio che si è macchiato di numerosi reati ma non ha mai fatto un giorno di galera.
Il fatto è che proprio chi vuole una realtà in cui prevale la legge del più forte, e in cui i cittadini si sentano insicuri, si spaccia per fautore della “sicurezza”.
Delle due l’una: o si è onesti e dunque si vuole vivere in un paese senza crimini, oppure si è disonesti e si punta a creare paura e insicurezza per meglio turlupinare. Dunque, un governo capeggiato da un delinquente non potrà, per via di logica, garantire alcuna vera “sicurezza”.
E infatti, non sfugge ai più attenti che la questione della “sicurezza” è strategica, e permette al regime di raggiungere diversi obiettivi:........Continua a leggere direttamente dalla fonte
A parlare non è un no-global, né un personaggio che avversa Berlusconi, ma il capo della Polizia di Stato della Repubblica Italiana, Antonio Manganelli.
Già lo scorso anno, Manganelli si prodigava a denunciare i pericoli dovuti all’indulto: “I crimini impuniti (sono) una vergogna vissuta ogni giorno… in Italia non esiste la certezza della pena… gli sforzi della polizia vengono vanificati”. (2)
Quello che osserva Manganelli noi italiani dobbiamo verificarlo per forza, avendo come capo di governo un personaggio che si è macchiato di numerosi reati ma non ha mai fatto un giorno di galera.
Il fatto è che proprio chi vuole una realtà in cui prevale la legge del più forte, e in cui i cittadini si sentano insicuri, si spaccia per fautore della “sicurezza”.
Delle due l’una: o si è onesti e dunque si vuole vivere in un paese senza crimini, oppure si è disonesti e si punta a creare paura e insicurezza per meglio turlupinare. Dunque, un governo capeggiato da un delinquente non potrà, per via di logica, garantire alcuna vera “sicurezza”.
E infatti, non sfugge ai più attenti che la questione della “sicurezza” è strategica, e permette al regime di raggiungere diversi obiettivi:........Continua a leggere direttamente dalla fonte
di Antonella Randazzo
Vi lancio anche una nuova idea e campagna, sperando nella vostra aprteicpazione attiva ed adesione:
RispondiEliminaAltr@giornata:
http://riciardengo.blogspot.com/2009/07/altragiornata.html
Si tratta di organizzare una giornata dell'acquisto equo e solidale, promuoverla fino allo stremo allo scopo di diffondere un diverso modo di comprare ed incentivare lo sviluppo.
La giornata sarà il 20 settembre...
siete dei nostri?