E’ entrata in vigore la c.d. legge sviluppo (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 176 del 31 luglio 2009), la legge 23 luglio 2009, n. 99. Gli artt. 25 e ss. prevedono il quadro normativo sul ritorno al nucleare. Entro il gennaio 2010 il Governo indicherà siti per le nuove centrali e per il deposito delle scorie. Tutti siamo avvertiti, in Sardegna e altrove.
Gli Amici della Terra (promotori dei referendum anti-nucleari del 1987) e il Gruppo d’Intervento Giuridico ritengono che sia da respingere questo “ritorno” del nucleare in Italia, più imposto che voluto. Sostengono, invece, la ricerca e la promozione delle energie alternative e rinnovabili, in primo luogo quelle di fonte solare (energia solare termica, energia solare termodinamica, energia solare fotovoltaica). Hanno quindi promosso la seguente petizione:
Al Presidente del Consiglio dei Ministri,
I sottoscritti cittadini italiani chiedono al Governo di non costruire nuove centrali nucleari e non riattivare quelle vecchie dismesse. Il problema della loro sicurezza e della gestione e smaltimento delle scorie è grave ed irrisolto. Chiedono invece il potenziamento della ricerca e della produzione di energia da fonte solare.
Già 1.546 italiani l’hanno sottoscritta sulla piattaforma petizioni Tiscali ed oggi è disponibile su http://www.firmiamo.it/, dove altri 1.480 concittadini hanno dato la loro adesione. Per sottoscrivere basta ciccare sul seguente link:
Fermiamo questa folle corsa verso il nucleare, facciamo la nostra parte. In 3.026 lo stiamo già facendo, ti aspettiamo!
Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra
Luciana P. Pellegreffi
Fonte articolo
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