L'Europa intende fissare regole più precise nella lotta chimica agli organismi nocivi. Con una netta maggioranza, il Parlamento europeo ha adottato, all'inizio del 2009, un maxi emendamento sull'autorizzazione, la vendita e l'uso sostenibile dei pesticidi.
Per combattere l'azione di piante e insetti dannosi, la nuova direttiva chiede di incentivare l'agricoltura biologica e le misure di difesa integrata, ad esempio facendo ricorso alla rotazione delle colture.
La direttiva mette poi al bando le sostanze altamente tossiche - in particolare quelle cancerogene, mutagene o con effetti sulla riproduzione - e impone agli Stati membri di assicurare che l'impiego di pesticidi sia ridotto al minimo o vietato in alcune zone pubbliche.
Le nuove direttive sui pesticidi adottate dal Parlamento europeo prevedono di:
- Incentivare una difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, privilegiando l'agricoltura biologica e la difesa integrata.
- Ridurre al minimo o vietare l'uso di pesticidi in aree pubbliche (parchi, giardini, campi sportivi, cortili delle scuole).
- Vietare l'irrorazione aerea, a meno che non vi siano alternative praticabili.
- Assicurare l'adozione di misure appropriate per tutelare l'ambiente acquatico e le fonti di approvvigionamento di acqua potabile.
- Vietare le sostanze altamente tossiche, in particolare quelle cancerogene, mutagene o dannose per la riproduzione (possibilità di deroga in caso di gravi emergenze fitosanitarie)
- Consentire l'uso di pesticidi vietati fino alla scadenza della loro autorizzazione (10 anni).
- Informare adeguatamente la popolazione.
- Incentivare una difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, privilegiando l'agricoltura biologica e la difesa integrata.
- Ridurre al minimo o vietare l'uso di pesticidi in aree pubbliche (parchi, giardini, campi sportivi, cortili delle scuole).
- Vietare l'irrorazione aerea, a meno che non vi siano alternative praticabili.
- Assicurare l'adozione di misure appropriate per tutelare l'ambiente acquatico e le fonti di approvvigionamento di acqua potabile.
- Vietare le sostanze altamente tossiche, in particolare quelle cancerogene, mutagene o dannose per la riproduzione (possibilità di deroga in caso di gravi emergenze fitosanitarie)
- Consentire l'uso di pesticidi vietati fino alla scadenza della loro autorizzazione (10 anni).
- Informare adeguatamente la popolazione.
Con il termine "pesticida" si fa riferimento ad un ampio spettro di sostanze a composizione chimica, utilizzate per combattere organismi dannosi per l'uomo, gli animali e le piante.
Nella categoria sono inclusi insetticidi, fungicidi, erbicidi e parassiticidi.
I pesticidi non vengono utilizzati esclusivamente in agricoltura, ma sono impiegati anche in risposta a problemi di igiene pubblica (scarafaggi nelle abitazioni) o di sanità (debellamento della malaria).
L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) rammenta che «l'uso eccessivo di pesticidi ha avuto una serie de conseguenze ambientali».
Ci sono molti esempi di intere comunità che soffrono di avvelenamento cronico da pesticidi, sottolinea la FAO. I residui di alcuni composti chimici, anche quando usati correttamente, rimangono nell'ambiente per anni, evaporando nell'atmosfera e inquinando l'intero pianeta. In Europa, oltre 200'000 tonnellate di pesticidi sono rilasciate ogni anno nell'ambiente.
Francia e Olanda sono i maggiori utilizzatori europei di prodotti fitosanitari per ettaro di terreno. I principali consumatori nel mondo sono Stati Uniti e Giappone.
Nella categoria sono inclusi insetticidi, fungicidi, erbicidi e parassiticidi.
I pesticidi non vengono utilizzati esclusivamente in agricoltura, ma sono impiegati anche in risposta a problemi di igiene pubblica (scarafaggi nelle abitazioni) o di sanità (debellamento della malaria).
L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) rammenta che «l'uso eccessivo di pesticidi ha avuto una serie de conseguenze ambientali».
Ci sono molti esempi di intere comunità che soffrono di avvelenamento cronico da pesticidi, sottolinea la FAO. I residui di alcuni composti chimici, anche quando usati correttamente, rimangono nell'ambiente per anni, evaporando nell'atmosfera e inquinando l'intero pianeta. In Europa, oltre 200'000 tonnellate di pesticidi sono rilasciate ogni anno nell'ambiente.
Francia e Olanda sono i maggiori utilizzatori europei di prodotti fitosanitari per ettaro di terreno. I principali consumatori nel mondo sono Stati Uniti e Giappone.
In Svizzera, grazie al sistema dei pagamenti diretti (contributi ecologici), agricoltori e allevatori sono ad esempio incitati a conservare e aumentare la biodiversità, così come a limitare l'uso dei pesticidi e l'impiego di fosforo e nitrato quali concimi.
Luciana P. Pellegreffi
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