Torno sull'argomento sanità USA. Punti sostanziali della riforma sanitaria, che avrebbero dovuto rendere il sistema almeno parzialmente pubblico, sono stati bocciati dal Senato americano. Trovate qui il resoconto.
Ma quello che mi ha maggiormente stupito è lo scarso appoggio dei cittadini alla riforma, che almeno secondo i sondaggi sarebbe sceso appena al 41%.
(Qualche tempo fa esaminai in un post alcune delle motivazioni che i cittadini, sui forum, riportavano per motivare la loro contrarietà: dateci un'occhiata. Il succo della convinzione popolare è che la sanità pubblica è comunista e aiuta i pigri che non hanno voglia di lavorare, quindi meglio di no.)
Per noi europei un mistero inspiegabile: 50 milioni di persone senza assistenza sanitaria, altri milioni costretti a vendersi la casa per curarsi, a fare debiti, a finire in bancarotta, la crisi che avanza e lascia disoccupati a terra ogni settimana, e gli americani rinunciano alla sanità pubblica sulla base di assurdità? Come è possibile?
La campagna pubblicitaria, attraverso media, TV, giornali e passaparola contro la riforma è stata ed è martellante. Rientra nel quadro anche la battaglia politica, come anche noi ben sappiamo: ogni repubblicano avversa le proposte democratiche, per principio. In questo modo, si riesce a persuadere i cittadini a perorare cause che vanno contro i propri interessi: basta convincerli con qualche fumoso spauracchio ideologico, o facendo leva su avversioni sociali e di classe. "Daranno l'assistenza gratuita ai clandestini" è un altro degli slogan su cui si martella.
Naturalmente pensiamo che peggio per loro, cosa ce ne frega a noi se sono così facilmente ingannabili? E invece non dovremmo adottare un tale atteggiamento di superiorità verso l'ingenuo americano. Simili operazioni possono accadere ovunque, siamo tutti polli uguale sapete. Tutti reagiamo agli stessi stimoli come polli in batteria, e col sistemino della propaganda che usa gli stimoli giusti saremmo capaci di ingoiare (anzi, di perorare a spada tratta!) qualsiasi assurdità. Dalle centrali nucleari, le cui leve psicologiche sono "per non diventare schiavi dei russi" e per "diminuire l'inquinamento", agli inceneritori "l'unica alternativa è la monnezza che ci sommerge" e "producono elettricità gratis", alle guerre "altrimenti arrivano i terroristi" e "andiamo a liberare le donne oppresse", al precariato "padroni di noi stessi" e "troveremo lavoro più facilmente".
Sono slogan infantili, di facile comprensione, che sanno fare leva su ogni strato sociale proprio attraverso un'emotività semplice. Se poi si riesce a infilarci in qualche modo l'immigrato, la vittoria è certa.
Facciamo attenzione al modo in cui interessi superiori ai nostri manipolano la nostra emotività, facendo appello a logiche non superiori al 2+2=4 e ad informazioni da prima elementare. Andare contro i nostri stessi interessi, ingannati dallo spauracchio di un inesistente comunismo o di immigrati che c'entrano come i cavoli a merenda è un attimo... il resto, un lampo.
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