Una bella panoramica scattata ieri, 31 Agosto 2009. Cliccare per ingrandire.
L'avevamo vaticinato . L'avevamo previsto, illustrato, dimostrato e stigmatizzato.
Oltre un milione di euro spesi IN PIU', rispetto al già esorbitante preventivo per la realizzazione della linea 1 della Tramvia Fiorentina ( che al km, l'avevamo anche questo dimostrato, COSTA PIU' DELLA GIA' CARISSIMA TAV).
Speso per esigenze di "GREEN WASHING" dopo le polemiche per l'abbattimento di tanti alberi.
Speso in DECINE DI MIGLIAIA di piccoli contenitori di plastica, ciascuno con tante meschinelle piantine grasse.
Solo un anno fa ( la foto è di Settembre 2008) erano migliaia, erano giovani e forti.
Ora sono tutte, in grande maggioranza MORTE, STRAMORTE, SECCHE, BRUCIATE.
Era chiaro che l'idea era, brutale franchezza, DEMENZIALE.
Indegna di una città che dell'intelligenza e dell'arguzia dei suoi cittadini ha fatto secolare vanto.
Che potesse costituire una alternativa valida all'erba lo poteva credere solo qualcuno del tutto a digiuno di botanica o forse, diciamo le cose come stanno, in cattiva fede.
Le piante grasse vivono e vegetano in particolari condizioni: anche le più resistenti, come quelle prescelte, non amano il freddo, non amano l'umido e non amano essere segregate in un contenitore di plastica quadrato che gli impedisce di espandere i propri apparati radicali.
Si disse, in modo a dir poco imbarazzato, un anno fa, quando venne fuori questa storia, che erano piante che non avrebbero richiesto "manutenzione", annaffiamenti e sfalci frequenti etc etc.
Certo, certo. A parte il fatto che anche le piantine grasse crescono, sia pur lentamente.
Sarebbe arrivato comunque il momento in cui avrebbero dovuto essere potate, cosa che di per se ne avrebbe provocato la morte con ottime e motivate probabilità.
Era chiaro, chiarissimo a chiunque meno che agli illuminati Ingegneri redattori del progetto esecutivo, che in una intervista dell'Ottobre scorso, oltretutto affermavano, dicendo una cosa PALESEMENTE INESATTA, «Questa soluzione è senza ombra di dubbio più conveniente rispetto a quanto sarebbe costato rivestire l’intero tracciato con le classiche pietre. Senza considerare il risultato finale senz’altro più gradevole all’occhio».
Notare che ho detto INESATTA.
Ho dovuto fare uno sforzo.
Perchè che i costi fossero invece CERTAMENTE MAGGIORI delle soluzioni precedentemente proposte, lo dimostra, oltre ogni ragionevole dubbio, l'elenco delle varianti ESPRESSAMENTE APPROVATE alla lina 1, nel quale, al numero 36 a, si trovava: "Nuova pavimentazione con inerbimento per fascia centrale" Euro 970.996,92.
Quanto affermato dall' Ingegnere Mantovani, alla meglio, era la più classica delle MEZZE VERITA'.
Ne era consapevole, al momento dell'intervista?
Immagino di no. L'alternativa essendo, come dire, impresentabile, per non dir di peggio.
Comunque la si veda, quanto riportato nell'intervista non depone PER NIENTE a favore della sua capacità di controllo e di progettazione.
E le responsabilità politiche per tale dissennatissima scelta?
Beh sono ampie e condivise.
Non lo dico io.
Lo ha affermato , rispondendo ad una interrogazione consiliare, l'ex-Vicesindaco di Firenze, Matulli, che peraltro ribadiva che la scelta fatta era stata ben meditata, chiarendo di CHI FOSSE LA RESPONSABILITA', quanto meno politica, di tale sventurata scelta.
“Proprio per garantire il migliore risultato di spetto e di durabilità, il Comitato dei Garanti ha attivato nell’aprile 2006 una variante, consistente nella modifica della tipologia dell’inerbimento. Questa variante è stata approvata, assieme ad altre, dalle due amministrazioni comunali nel 2007 con un costo di poco più di 970.000 euro. La tipologia adottata, con il supporto della Direzione Ambiente del Comune di Firenze, si basa sull’utilizzo del sedum, pianta idonea per le condizioni climatiche dell’area fiorentina e necessitante di minima manutenzione”.
Ricapitoliamo: Si è speso circa UN MILIONE E SETTECENTOMILA EURO, oltre 970.000 in più di quanto originariamente previsto, per un abbellimento nato, con un minimo di raziocinio, GIA' MORTO.
QUINDI:
Non solo si è buttato via, a distanza di un anno un milione IN PIU' di quanto preventivato ma ci si trova a dover sostituire CON ULTERIORI PESANTI COSTI E RITARDI ( e relative penali non immediatamente preventivabili ma sicuramente salate) tutto il manto di piantine grasse, sostituendolo con un tappeto erboso.
Si può considerare quindi, un costo MINIMO aggiuntivo di ALMENO 3 milioni di euro.
Un milione e settecentomila per le piantine grasse, ottocentomila per un nuovo tappeto erboso al loro posto e 500.000 (ottimisticamente !!!) per la rimozione, lo smaltimento e i ritardi.
Piccole cose?
NO, no e NO !!
Tre milioni di euro sono ALMENO dieci euro a contribuente fiorentino.
Tre milioni di euro la stragrande maggioranza di noi comuni mortali non solo non li vedrà mai nemmeno da lontano ma non li guadagnerà in tutta la sua vita ( a meno di una nuova Weimar, peraltro non del tutto impossibile, ahem, per noi catastrofisti e Cassandre).
Sono decine di piccole inefficienze come queste che provocano i disastri e gli extracosti biblici che tutti noi finiamo per pagare, al posto di scuole, biblioteche, asili nido, ospedali, Università....
Con tre milioni di euro avremmo potuto pagare il dottorato di ricerca ad ALMENO 100 promettenti giovani e meritevoli ricercatori, evitando che se ne andassero a studiare e far carriera all'estero.
Queste piccole desolanti storie CI TOCCANO TUTTI, peggiorano la vita DI TUTTI.
Ahem, no, non proprio di tutti.
Provatevi a mettervi nei panni del vivaista che ha vinto l'appalto di fornitura...
Chiedo che i responsabili di tale scelta ( una volta tanto platealmente insensata ed erronea, al contrario di tante altre ugualmente insensate ma meno plateali) siano rimossi dai loro incarichi direttivi presso le amministrazioni, quali essi attualmente siano.
Chiedo che la loro "responsabilità" sia tale non solo a livello di prestigio e di decisioni ma di conseguenze di tali decisioni.
Chiedo che i Comuni si costituiscano parte civile in una richiesta di risarcimento danni.
Chiedo, infine, alle nuove Amministrazioni Comunali, nelle persone dei due Sindaci delle città interessate, Scandicci e Firenze, diano un netto segno di discontinuità, intervenendo direttamente sulla questione.
Mi piacerebbe anche sapere, già che ci siamo, come è stato assegnato, a che prezzi unitarie e sulla base di quali valutazioni, l'appalto per la fornitura delle piantine.
Chiedo la Luna?
Forse si.
Secondo me, tuttavia, chiedo solo un pochino di normalità, un minimo sindacale di buon governo, ecco.
Simone Gheri, Matteo Renzi: se ci siete battete un colpo !!
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