- All'Ideal Standard di Belluno e Pordenone, già 250 esuberi e solo in prima battuta;
- Alla Safilo, in Friuli, 500 posti a rischio oltre ai cassintegrati già presenti;
- 650 in cassa integrazione all Carraro;
- Alla Marzotto scade un contratto di solidarietà per 250 persone;
- Myair, Vicenza, licenziati in 250;
- Alla Merloni in Umbria,si spera che qualcuno compri la fabbrica. Sono in 3000, a sperare.
- Cablelettra: tra licenziati, cassaintegrati e mobilità sono in 900;
- La Roccatura di Russotto a Prato è sotto sfratto;
- Pistoia, Radicifil: licenziati in 140, all'improvviso.
- La Delphi di Livorno chiude, a spese di 400 lavoratori;
- Una caporetto al Siderurgico di Taranto: 3000 in ferie forzate, 6500 in cassa integrazione.
- Porto Torres. L'ENI chiude, 900 a spasso più almeno 800 nell'indotto.
A tutti questi si aggiungono i 18.000 precari della scuola e le migliaia dell'indotto Fiat.
(A proposito: i nostri quotidiani che indignatissimi raccolgono firme per la libertà di stampa non fanno menzione degli scontri tra precari e Polizia che si stanno verificando proprio oggi.)
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