03/09/09

Ma dove andranno i precari? Nelle "prestigiosissime" private...

Per il momento, i precari della scuola si trovano sui tetti e in mutande per le strade. Il loro destino è incerto. Mentre "tutti" (si fa per dire) discutono del disastro che incombe sulla scuola pubblica, stamattina ho voluto farmi un giro in Rete per imparare qualcosa sulla scuola privata, che nessuno invece mai menziona. Ho infatti la sensazione che la scuola privata sia un po' l'elefante nella stanza, quello che tutti vogliono far finta non esista ma che invece con la situazione che si va delineando ha molto a che fare.

Nel Marzo 2009, l'Agenzia Radicale riportava: Secondo una valutazione fatta dall'Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche) e le notizie apparse su alcuni giornali, almeno 15-20mila alunni lasceranno le scuole statali per iscriversi alle private. Alle elementari le richieste crescono del 15%, alle medie del 10%. Il fenomeno, inoltre, è più evidente al Nord, soprattutto in Lombardia e Piemonte, regioni in cui gli enti locali hanno fornito consistenti aiuti finanziari agli istituti paritari.

In Lombardia, come noto, ci sono i buoni scuola per agevolare le iscrizioni alle private. Sembra logico che, con il caos in cui sta piombando la scuola pubblica, molti genitori decidano di approfittare e trasferire i figli. E' probabile che lo stesso accadrà anche in Regioni in cui non ricevono buoni. Dice infatti il Presidente dell'Associazione Genitori Scuole Cattoliche: La tendenza è evidente: quando c'è incertezza i genitori cercano le situazioni più rassicuranti, vogliono che i figli siano più seguiti.

Uhm. Ma sarà poi vero che i figli vengono più seguiti? Sarà poi vero che questa "educazione privata" sia così tanto di elite, così tanto superiore alla pur disastrata scuola pubblica? Non lo so mica. Ad esempio, nel Gennaio 2009 il Corriere raccontava che in Campania vige l'usanza di far lavorare aggratis gli insegnanti nelle scuole paritarie, con falsa busta paga, in cambio di punteggio per le graduatorie pubbliche. Pare si tratti di centinaia di docenti. Solo in Campania? Probabilmente anche altrove accade ciò, la Campania non ha certo il monopolio dei mascalzoni.

Più diffusa, praticamente epidemica la pratica di assumere in queste "prestigiose" scuole, personale disoccupato con stipendi oltraggiosi e spesso al nero. Raccontano gli insegnanti, nei forum, cose da rabbrividire: retribuzioni dai 4 agli 8 euro l'ora, per uno stipendio mensile intorno ai 450 euro e un orario spesso superiore a quello pubblico; devono andare al lavoro anche se sono ammalati pena la perdita della retribuzione o del posto (che attenzione verso i bambini...); sono costretti a sostituire insegnanti mancanti gratis et amore dei; vengono assunti per raccomandazione o chiamata diretta di Presidi e Vicepresidi; sempre per raccomandazione si trovano costretti a elargire bei voti ai "figli di"; devono firmare verbali di Consigli di Classe mai avvenuti.

A questo punto viene naturale chiedersi come mai un genitore, pur scontento della scuola pubblica, debba rivolgersi ad un istituto privato convinto di ottenere un'istruzione superiore. Uno schiavo sotto la frusta non si configura certo come un professore da "L'attimo fuggente". Certo, spesso queste scuole mostrano grandi palestre, bagni eleganti, aule nuove e attrezzate, insomma una bella verniciatina di modernità atta a convincere la povera mamma abituata ai banchi secolari e alle aule scalcinate che passa il Ministero. Ma il succo qual è? La solita monnezza all'italiana spacciata per oro al fesso che paga.

Un'ultima parola riguardo al precario sul tetto che scotta. Dove andrà, quando scenderà dal tetto? Proviamo ad indovinare... non sarà anche questo un altro bel favore reso alle scuole private, che oltre a veder aumentare i malcapitati iscritti si ritrovano con l'inatteso e gradito regalo di un nuovo parco buoi da sfruttare? Con tanti insegnanti sul mercato, è facile prevedere un'ulteriore corsa al ribasso delle già ridicole paghe, e un giro di vite ancora peggiore sui ricatti lavorativi.

A tutti gli studenti delle "private", buono studio, buona retta e state attenti alla suina: i vostri insegnanti, costretti alla presenza anche con la febbre, saranno delle bombe virali.

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Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
La Casta dei giornali
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