Dopo le doverose scene di disastro (una roba incredibile, ma di cui non si può dire che sia senza precedenti) arriva l'intervista a Bertolaso. Ormai non si riesce più a guardare Bertolaso senza immaginarlo a Palazzo Grazioli ad ascoltare Apicella, ma tant'è, sentiamo che dice. Riporto a memoria.
"Questa catastrofe era pienamente annunciata!" Tuona. Caspita, è incavolato.
"Il territorio italiano è ridotto ad un disastro! E ci sono colpe precise! L'abusivismo, il costruire senza criteri!" Urca, bravo Bertolaso.
"Si fanno le cose senza prendere precauzioni! Non si esamina lo stato del dissesto idrogeologico! Qui andrebbero spesi milioni di euro per mettere tutto in sicurezza! Ed è ora di farlo!" Grande! Cantagliela chiara, Bertolaso! Finalmente qualcuno che dice pane al pane!
"E' ora di smetterla! Si buttano miliardi per opere inutili!" Ecco, ora lo dice, ora lo dice, vai Bertolaso! Sei tutti noi! Si, ribèllati finalmente! Dillo, dillo!
"Insomma, basta con lo spender soldi per la sagra della salsiccia!"
Come sarebbe: la sagra della salsiccia??? Intendevi il Ponte sullo Stretto, il cavalcavia sull'Hindukush, il traforo dell'Himalaia, vero Bertolaso? Non intendevi DAVVERO la sagra della salsiccia organizzata dal paesino di 500 anime per attirare 4 turisti in croce, vero Bertolaso? Non è con QUEI soldi lì che vuoi mettere in sicurezza l'intero Paese, coi soldi delle salsicce e dello stand della patata montana, vero? Dimmi che ti sei sbagliato, che si tratta di un refuso verbale, che ti sei confuso con l'intervista di ieri, che sei troppo stanco per via delle antiche case aquilane che stai ri-costruendo.
Ma ti prego, Bertolaso, non dirmi che i miliardi che servono urgentemente per puntellare un Paese pericolante, soggetto a terremoti, frane, alluvioni, massacrato da lottizzazioni mafiose e grandi opere altrettanto mafiose, che quei miliardi vadano rapinati dalle casse dei Comuni di montagna, i quali magari per reperirli finiranno col chiedere altri prestiti alle banche. Perché vedi, Bertolaso, forse non lo sai ma la sagra della salsiccia costa due lire e spesso si ripaga da sola. Mentre invece le piramidi di Cheope le paghiamo noi, e le paghiamo due volte: quando le costruiamo, e quando dobbiamo tirar fuori altri quattrini perché intanto crolla tutto il resto.
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