11/11/09

Piange il telefono

virginmobile1

Tutto cambia. E anche le offerte speciali non sono più quelle di una volta. “Tre per due” e sconti vari, infatti, pare che non bastino più. Così come le offerte ad hoc per famiglie, o le “mini” o “mono” porzioni per single restii al matrimonio. Risultato: qualcuno comincia ad attrezzarsi per conquistare il nuovo protagonista dei consumi di questo inizio millennio. Il disoccupato.

A rompere il ghiaccio - e mostrare la via che ci condurrà tutti alle nuove frontiere del marketing del futuro - sono, al solito, gli Stati Uniti. E per alcune milioni di ottime ragioni. E infatti: solo negli Usa - da quando è iniziata la crisi - sono andati in fumo qualcosa come 8 milioni (e rotti) di posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è arrivato alla doppia cifra (10,2% ad ottobre 2009; il dato più alto dal 1983). E insomma: i disoccupati a stelle e strisce sono ormai un esercito da 15 milioni di persone. Un problema? Non per i geniali esperti di marketing di Virgin mobile, braccio “telefonico” dell’impero del re della musica pop, Richard Branson. Loro, infatti, hanno lanciato un simpatico pacchetto per tutti gli afficionados del genere “rischio-di-essere-mandato-a-casa-con-un-calcio-nel-didietro-e-tanti-saluti-a-soreta”.

“Sappiamo tutti che i tempi sono difficili, ecco perchè Virgin Mobile vi sta offrendo questa piccola forma di protezione per il nostro servizio internet wireless”, si legge sul sito della compagnia. Poche parole per presentare un’offerta che è tutta sostanza: 3 mesi di bollette gratis per tutti coloro che, dopo aver firmato il contratto, dovessero rimanere senza lavoro e senza il becco di un quattrino.

Un’offerta giusta che capita nel momento giusto e soprattutto nel settore giusto. Quello delle telecomunicazioni, che in questo momento sta patendo come e più di altri. Tanto è vero che uno dei grandi concorrenti di Virgin Mobile, cioè Vodafone - che poi è la più grande compagnia telefonica al mondo e opera praticamente nell’intero orbe terracqueo (dalla Ue agli Usa, passando per Cina e Russia) - ha giusto annunciato oggi una raffica di licenziamenti che ridurrà i costi di oltre due miliardi di euro, di qui al 2012. Licenziamenti che sono già partiti a maggio in Europa (dove il personale è dimagrito di 500 posti) e ora continueranno in giro per il mondo. Per la gioia dei grandi azionisti. Che nei primi sei mesi dell’anno - e nonostante il fatturato in calo - hanno visto i profitti (pre-tasse) salire del 3,6%, a quota 6,1 (miseri) miliardi di euro.

Ma non tutto il male viene per nuocere. E nel loro piccolo anche i licenziati Vodafone negli Stati Uniti - se si affretteranno a firmare ora un bel contratto e a sfruttare l’“offerta disoccupato” - potranno comunque continuare a navigare in santa pace per almeno 90 giorni. Con la concorrente Virgin. E’ il bello del libero mercato. Nevvero?

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