28/12/09

A proposito di riscaldamento climatico: lettera aperta al Direttore del Giornale

Credo che ne converrete con me: l'alternanza climatica di questi giorni è stata realmente sconvolgente, con uno sbalzo termico che, al centro di Firenze, ha superato i 20 gradi in due giorni.

Non me lo sono sognato, l'ho misurato io.

I risultati li avrete sentiti. Scioglimento brutale ed improvviso della neve, piogge intese, frane, inondazioni.

Ancora una volta i cittadini sono stati lasciati soli di fronte all'emergenza. Quasi nessuno è stato avvisato. Quasi nessuno di quelli avvisati lo è stato in tempo. Danni enormi ed il peggio evitato solo perchè è smesso di piovere.

Non tutto è andato male, ad esempio nella piana tra Firenze, Prato e Pistoia le paratie automatiche hanno funzionato, i tecnici del consorzio di bonifica hanno tenuto la situazione sotto controllo e molti danni sono stati evitati, in particolar modo nei distretti industriali a Sud di Prato.

Vi ricorderete, forse, di Leonardo Libero, direttore di "Energia dal sole" membro di Aspo italia ed amico, è già stato ospite del nostro blog.

Ho deciso di pubblicare la lettera aperta che ha inviato a Vittorio Feltri, direttore del Giornale, perchè credo che sia arrivato il momento di prendere sul serio sia i cambiamenti climatici che le sciagure che provocano e che provocheranno nel futuro.

Ignorarli o addirittura scherzarci sopra, come hanno fatto solo pochi giorni fa sul Giornale, irridendo coloro che li studiano ed i risultati delle loro ricerche non è semplicemente irresponsabile ed ottuso: è il segno di una strategia di negazione ad oltranza che ha ben definiti scopi ed obbiettivi. Sono peraltro scopi ed obbiettivi tanto evidenti, anche negli interessi che intenderebbero assistere, quanto di breve durata e di corte vedute. Nel frattempo però provocano danni, diretti ed indiretti, culturali e funzionali. Chi ha la responsabilità di informare ha, in primo luogo quella di informare seriamente.

Vasto programma, l'abbiamo già detto.

update:

Buona lettura

Lettera aperta di Leonardo Libero, Direttore di Energia dal Sole a Vittorio feltri
Con preghiera di cortese inoltro, per conoscenza, anche ai signori Giuseppe De Bellis e Paolo Granzotto.
Signor direttore, signori redattori,
come aveva consigliato Giuseppe De Bellis iniziando il suo articolo di prima pagina del 22 dicembre , ho conservato quella copia del Giornale; una copia largamente impiegata per sghignazzare sul "preteso" riscaldamento globale, dato il forte freddo registrato nei due-tre giorni precedenti in tutto l'emisfero Nord del globo.
Oggi, 25 dicembre, considerati i + 13 °C che ho misurato questa mattina a Torino, temperatura almeno inconsueta per questo giorno e questa città e superiore di ben 24 °C a quella registrata il giorno 21, potrei sghignazzare a mia volta sulla inconcepibile leggerezza con cui, su un quotidiano che "fa opinione", si confonde la meteorologia con la climatologia, discipline affini, ma non uguali. Non ho invece nessuna voglia di ridere perchè un così rapido e forte salto termico sta causando pericoli e danni a cose e persone per allagamenti, frane e valanghe. Devo inoltre farvi notare il grave danno di immagine che da tale disinvoltura nello sparare certezze su argomenti per lo meno discussi (la verità scientifica non è mai definitiva) deriva paradossalmente proprio alla parte politica che il Giornale intende sostenere ("Se sono così superficiali su questo tema, diranno gli elettori, come si può fidarsene su altri ?").
La realtà ci dice infatti, da fonte svizzera, quindi neutra e qualificata, che La superficie dei ghiacciai alpini è diminuita di circa il 20% tra 1985 e 2000
e che uno dei maggiori ghiacciai europei, quello del Morteratsch, è arretrato di quasi 2500 metri in 150 anni, perdendo un quinto della sua superficie e più di un terzo (!!) del suo volume
Un problema che nel marzo di quest'anno la Confederazione ha percepito tanto grave e attuale da dedicarvi un francobollo esplicativo:

Il nuovo francobollo dedicato al ritiro dei ghiacciai

In conseguenza di quel ritiro, per fare un esempio che dovrebbe interessarVi, se davvero si realizzeranno centrali nucleari nel nostro paese, esse dovranno trovarsi tutte in riva al mare - con aggravio non indifferente di costi - perchè già oggi, dicono gli esperti, nessun fiume italiano potrebbe assicurare, per tutto l'anno, l'acqua di raffreddamento necessaria anche a una sola di esse e meno ancora, presumibilmente, lo potrà in futuro.

Vi ringrazio dell'attenzione e Vi porgo cordiali saluti.
Leonardo Libero

Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
Porta la sporta

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