01/12/09

Speciale NoPonte – Il passaparola contro la speculazione! Campagna banner “Blog No Ponte”

stretto di sera
Del Ponte sullo Stretto di Messina se ne parla da decenni e non si è mai fatto nulla; più che altro, da decenni si oliano con parsimonia i meccanismi del clientelismo con profumati denari pubblici.
Progetti e valutazioni di impatto ambientale fatti e rifatti, nessun progetto definitivo approvato in trent’anni di esistenza della Stretto di Messina spa (vi sembra una cosa normale che nel 2009 il sito web di una società così importante sia “in manutenzione”???), la società alla quale partecipano anche Regione Calabria e Regione Sicilia, e che è incaricata della realizzazione dell’opera.
Innumerevoli dubbi tecnici persistono ancora e questo è uno dei motivi per cui non esiste il progetto definitivo e la sua presentazione continua ad essere rinviata! Eppure ci dicono che il 23 dicembre, 2 giorni prima di Natale, ci sarà la cerimonia della posa prima pietra.
Il Presidente del Consiglio ha annunciato la sua presenza a questa cerimonia che, però, suona molto come una presa in giro! Quelli che inizieranno il 23 dicembre saranno i lavori per lo spostamento del binario della ferrovia, e della stazione, della frazione Cannitello di Villa San Giovanni. Questa variante non ha niente a che fare con il ponte ed infatti era stata programmata e progettata a parte già nel 2006. Con il commissariamento “per la cancellazione degli ostacoli alla costruzione” questa opera è rientrata sotto l’ombrello delle opere a latere del Ponte pur rimanendo finanziato con fondi “altri”.
Tutto questo in una condizione territoriale devastante e desolante: a meno di tre mesi dalla tragica alluvione a Giampilieri e Scaletta Zanclea (ME); ad un anno dall’ondata di mal tempo che ha quasi “staccato” la Calabria del sud, e la Sicilia, dal resto d’Italia a causa di una frana che danneggò dei binari ferroviari, e dalle devastazioni che portò a diversi paesi della riviera jonica. In un territorio in cui, è ormai certo, sono distribuiti, nascosti e sotterrati a tonnellate (chissà quante) rifiuti pericolosi e forse anche radioattivi.
In una condizione di arretratezza strutturale e di particolare dissesto idrogeologico dei territori ci dicono che realizzeranno in pochi anni – mentre l’autostrada A3 è ancora un turbinio di cantieri da decenni – un’opera che non serve a niente.
Chiediamo quindi di impiegare quei denari pubblici, che appartengono ad ognuno di noi, per una bonifica idrogeologica reale, concreta e diffusa della Calabria e della Sicilia, in primis delle zone già danneggiate da alluvioni.
Chiediamo che nelle città di Reggio e Messina vengano poste in essere concrete e veloci politiche di messa a norma degli edifici pubblici (scolastici e sanitari in primis) e delle abitazioni private che sorgono in aree di demanio pubblico e che non rispettano i canoni di legge per la prevenzione anti-sismica. Ripulire le nostre terre dagli scandali delle costruzioni selvagge e dallo scarico abusivo di ogni genere di rifiuto soprattutto ad opera della criminalità organizzata.
Chiediamo di mettere ordine nel sistema dei trasporti nello stretto a beneficio dei pendolari e di tutti gli utenti giornalieri o vacanzieri dei trasporti locali. Sciogliere l’oligopolio dell’attraversamento dello stretto; attivare e sviluppare lo sfruttamento delle infrastrutture portuali esistenti (e numerose) nell’area in modo tale da creare un sistema integrato e ben organizzato di trasporti di persone e merci nello stretto. Ma questa è la punta dell’iceberg!
Basterebbe impegnarsi nella realizzazione definitiva e nell’apertura di tutte quelle opere i cui cantieri sono stati aperti ma mai portati a termine – vi invitiamo a verificare di persona quanti di questi obrobri si trovano sulle sponde dello stretto – che vengono usati come fonte di “risucchio” di fondi pubblici destinati ad opere per la cittadinanza che, però, non vengono mai aperte al pubblico ma che durante la loro realizzazione hanno registrano aumenti esponsenziali nei costi e nel tempo impiegato (quando le cose sono andate bene).
Per questo è molto altro, dunque, scenderemo in piazza a Villa San Giovanni il prossimo 19 dicembre!
Per questi motivi vi chiediamo di partecipare e diffondere l’iniziativa BLOG NO PONTE.
E’ un atto semplice. Facile ma di grande valore perchè il passaparola online può costituire un vero e proprio asso nella manica per chi non possiede ne controlla mezzi di comunicazione di massa.
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Per aderire a tutti gli effetti a BLOG NO PONTE vi chiediamo di pubblicare nell’homepage del vostro sito o blog il banner o le immagini qui sotto. Per farlo basta copiare il codice html che trovate sotto ogni immagine nel template del vostro blog.

Scrivete un post a tema Ponte sullo Stretto pubblicandovi l’immagine dell’iniziativa “BLOG NO PONTE” e il link a questo post, in modo tale che i blogger che vi leggono possano sapere dove andare per aderire all’iniziativa.

Ovviamente potete scegliere se mettere sia il logo dell’iniziativa che il banner della manifestazione oppure solo uno dei due in homepage o nel post che dedicherete all’iniziativa.

Scrivete nei commenti a questo post il link del vostro BLOG NO PONTE o del post che dedicherete all’iniziativa, magari segnalando anche la città di provenienza.

Raccoglieremo i link di tutti i blog che aderiscono all’iniziativa in un elenco che troverete in fondo a questo post.

Fermiamo i cantieri della speculazione, lottiamo per le vere priorità!

Alessio Neri
(foto di Andrea Delfino)
(banner realizzati da
Gabriele Malaspina )

Clicca la fonte dell'articolo per scaricare i banner

Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
Porta la sporta

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