Ci sono due truffe: una è la riserva frazionata che usano le banche per concedere i prestiti con soldi creati dal nulla, ed una è il signoraggio vero e proprio operato dalle banche centrali.
Un esempio fa meglio capire di che si tratta. Il cittadino versa 100 Euro in una Banca (Locale). Sono 100 Euro reali, veri, "sudati". Questa Banca porta 2 Euro alla Banca Centrale Nazionale (BCN) e si tiene 98 Euro (cash) per le previste (a livello statistico) operazioni di cassa (ad esempio, prelievi di altri correntisti) e per i prestiti successivi. Abbiamo supposto 2 Euro perchè la "riserva obbligata" è del 2% (in Italia la riserva obbligatoria era del 15% fino alla fine del 1997. In pochi mesi, però, essa fu portata al 2% per fare fronte alle necessità del sistema bancario che non aveva più fondi per acquistare i titoli del debito pubblico, e per cercare di rilanciare in qualche modo un sistema asfissiato dalla mancanza di liquiditá).
In cambio di questo versamento (2 Euro dalla Banca Locale alla BCN), le Banche Locali ricevono l'autorizzazione (da parte della BCN) di prestare 100 Euro pur avendone solo 98 in cassa.
Quindi con i nostri 100 Euro reali la Banca Centrale può acquistare 2 Euro di Titoli di Stato e la Banca Locale può prestare ancora altri 100 Euro al tasso (per esempio) del 10%. Tali prestiti vengono effettuati scrivendo numeri nel computer che gestisce i conti correnti. Stavolta, per la Banca Locale, sparisce anche il costo tipografico (soldi creati da nulla)! Gli interessi (più la restituzione del capitale avuto in prestito) che noi versiamo alla "nostra" Banca Locale sono invece soldi reali in quanto frutto nel nostro lavoro, ossia decine di ore di vita impiegate per determinare un reddito mensile (il nostro stipendio).
Il giochetto viene ripetuto, continuando a prestare, finchè a colpi di 2% degli iniziali 100 euro non rimane più nulla. Questo meccanismo, nel mondo economico é noto con il nome di moltiplicatore dei depositi, normato a livello legislativo. Posto c il valore della riserva obbligatoria. per noi c=2%=0.02 . Con 100 euro si possono prestare 100/c=100/0.02=5000 euro. Per riassumere la banca con 100 euro depositati ne presta 5000.
Margrit Kennedy, una economista del centro-studi Hermann Institut Deutschland, ha provato a determinare la quota d'interessi che sono pagati (alle banche) per alcuni servizi pubblici in Germania. Per la raccolta dei rifiuti (un'attività che impiega poche macchine e molta manodopera), tale quota è il 12% del prezzo. Per l'acqua potabile, il 38%. Per l'edilizia popolare, il 77%. In media, su tutti i beni e i servizi, paghiamo il 50% di interessi.
Nei tempi medievali, i sudditi pagavano al signore feudale, o alla Chiesa, "la decima", ossia solo il 10% dei loro introiti. Oggi paghiamo cinque volte la decima ai prestatori di capitale.
In cambio di questo versamento (2 Euro dalla Banca Locale alla BCN), le Banche Locali ricevono l'autorizzazione (da parte della BCN) di prestare 100 Euro pur avendone solo 98 in cassa.
Quindi con i nostri 100 Euro reali la Banca Centrale può acquistare 2 Euro di Titoli di Stato e la Banca Locale può prestare ancora altri 100 Euro al tasso (per esempio) del 10%. Tali prestiti vengono effettuati scrivendo numeri nel computer che gestisce i conti correnti. Stavolta, per la Banca Locale, sparisce anche il costo tipografico (soldi creati da nulla)! Gli interessi (più la restituzione del capitale avuto in prestito) che noi versiamo alla "nostra" Banca Locale sono invece soldi reali in quanto frutto nel nostro lavoro, ossia decine di ore di vita impiegate per determinare un reddito mensile (il nostro stipendio).
Il giochetto viene ripetuto, continuando a prestare, finchè a colpi di 2% degli iniziali 100 euro non rimane più nulla. Questo meccanismo, nel mondo economico é noto con il nome di moltiplicatore dei depositi, normato a livello legislativo. Posto c il valore della riserva obbligatoria. per noi c=2%=0.02 . Con 100 euro si possono prestare 100/c=100/0.02=5000 euro. Per riassumere la banca con 100 euro depositati ne presta 5000.
Margrit Kennedy, una economista del centro-studi Hermann Institut Deutschland, ha provato a determinare la quota d'interessi che sono pagati (alle banche) per alcuni servizi pubblici in Germania. Per la raccolta dei rifiuti (un'attività che impiega poche macchine e molta manodopera), tale quota è il 12% del prezzo. Per l'acqua potabile, il 38%. Per l'edilizia popolare, il 77%. In media, su tutti i beni e i servizi, paghiamo il 50% di interessi.
Nei tempi medievali, i sudditi pagavano al signore feudale, o alla Chiesa, "la decima", ossia solo il 10% dei loro introiti. Oggi paghiamo cinque volte la decima ai prestatori di capitale.
Il diritto di "signoraggio" è il potere del "signore" di emettere biglietti con un valore nominale ampiamente superiore al valore intrinseco e quindi di ricavare un guadagno dalla sovranità sulla moneta.
Un po' di storia della moneta:
- Gli uomini preistorici erano autosufficienti, ovvero ognuno di loro provvedeva alla propria sopravvivenza. Scambiare oggetti, cioé barattare, è stata la prima forma di commercio e nell'antichità si utilizzava un'economia agricola o naturale e i primi baratti riguardavano i prodotti della terra.
Nel baratto si perdeva più tempo ad effettuare lo scambio che nella produzione della merce da scambiare e per rimedio fu necessario aggregarsi in date e luoghi prestabiliti: nacquero i mercati. Nei villaggi le caste si specializzarono per produrre beni specifici da scambiare con altri gruppi. Inizia lo scambio merci organizzato perché inizia la specializzazione produttiva. Ogni popolo eleggeva un bene/prodotto come valore di riferimento e gli scambi venivano in base ad esso.
- Il metallo-moneta assunse importanza solo con il crescere del commercio esterno verso altri villaggi o regni, per tale motivo i primi popoli che se ne servirono furono quelli conquistatori, che iniziarono ad affiancare la merce-moneta al metallo-moneta. Inizia così il passaggio da economia naturale all'economia monetaria. Tale passaggio fu molto lento e distribuito nel tempo, infatti l'economia naturale rimase presente fino al nostro secolo (in Italia nel 1950 1960 la paga dei braccianti agricoli era ancora in parte in natura).
Fino dall'origine della moneta abbiamo visto che l'autorità locale cercava di avocare il diritto alla produzione di moneta. Se nell'antichità l'esigenza era solo quella di salvaguardare il commercio stesso ed auto-determinare il proprio potere su altre entità politiche, ora vediamo emergere altre motivazioni puramente commerciali. Infatti l'aspetto che spinse l'autorità a monopolizzare la produzione monetaria fu il guadagno che si traeva dal Signoraggio ovvero la differenza tra il valore di una moneta ed il suo valore facciale, o nominale, di mercato. L'accumulo di ricchezza in merce-moneta richiedeva luoghi ove depositarla e custodirla. Gli Orafi furono i primi a diventare custodi per conto dei mercanti da cui ricevevano metalli e preziosi. Il custode compilava una ricevuta di carta. Ad un certo punto gli operatori iniziarono a trasferire la proprietà della moneta metallica girando la ricevuta di deposito. Nel momento in cui esse iniziarono a circolare e, soprattutto essere al portatore, nacquero la carta-moneta e le banche.
Presto il banchiere/custode capì che non serviva tenere presso di se tutto quanto depositato ed iniziò a concedere credito.
- 1694: l'oro viene trasformato in carta dalla banca d'Inghilterra, il cui fondatore William Paterson, dichiara spregiudicatamente: "Il banco trae beneficio dall'interesse su tutta la moneta che crea dal nulla".
Lincoln e Kennedy ebbero il coraggio di far battere moneta al governo. Ma ambedue pagarono caro. Lincoln creò le banconote "green-backs", e venne ucciso poco dopo, nel 1865. Durante la guerra civile americana, i Rothschild di Londra finanziarono il Nord, e i Rothschild di Parigi il Sud. Per ridurre il livello del debito che il suo governo avrebbe affrontato, Lincoln fece quel denaro. Le banconote "green-backs" erano come dovevano - e come dovrebbero essere -, e cioé prive di interessi bancari. Ciò si rilevò potenzialmente disastroso per le banche, e se la cosa fosse continuata dopo la guerra e si fosse diffusa in altri paesi, le banche e i banchieri avrebbero perso il loro potere. Lincoln fu assassinato da John Wilkes Booth che, secondo alcuni studiosi, era un agente della Casa Rothschild. Dopo la morte di Lincoln cessò ovviamente anche la stampa dei green-backs.
Kennedy propose la stessa soluzione e subito dopo fu anch'egli ucciso a Dallas, in Texas, nel 1963. I suoi obiettivi principali erano di prendere il controllo della moneta della nazione, togliendola dalle mani delle Banche della Federal Reserve e di terminare così la guerra in Vietnam. Il vero motivo del suo assassinio �è percepibile ad ogni essere umano pensante. Dopo quello storico omicidio il vicepresidente J.B.Johnson, appena assunta la carica di Presidente, ordinò infatti il ritiro di tutte le banconote fatte stampare da Kennedy. Kennedy aveva infatti ordinato l'emissione, da parte del Tesoro, di 4.292.893.815 dollari, con banconote che non riportavano pi%ugrave la scritta "Federal Reserve Note", ma quella, invece, di "United States Note".
Adesso la BCE comunica a Bankitalia quanti euro stampare e poi li presta allo Stato.
Il Prof. Auriti ha evidenziato come nel tratttato di Maastricht non sia indicato a chi appartenga l'euro e ha querelato la BCE per la truffa; inoltre ha sperimentato nel Comune di Guardiagrele (CH) una "local money", il SIMEC, (ossia Simbolo Econometrico) il cui valore non era assicurato da alcun bene ma dalla accettazione dei SIMEC da parte della popolazione.
Neanche si riesce a pensarlo ma una volta sottratto il signoraggio alle Banche Centrali (che lo esercitano per consuetudine) si potrà non solo ripianare il debito ma anche distribuire una quantità uguale a quanto stampato ai cittadini (in Brasile dal 01 gennaio 2005 si è iniziato a corrispondere mensilmente il reddito di cittadinanza (RDC), cioe' a ciascun cittadino in quanto tale, a partire dagli appartenenti alle classi piu' povere, e poi con il tempo anche a quelli delle altre classi meno disagiate).
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