Cresce la distanza tra la realta’ e la sua percezione, grazie soprattutto ad una rappresentazione mediatica dei fatti che appare sempre piu’ lontana dalla dimensione effettiva dei problemi. Vale per la sicurezza in senso stretto (relativa cioe’ all’incolumità personale), ma anche per quella di carattere economico e sociale, come e’ il caso della disoccupazione e della mancanza di lavoro, in forte aumento, ma che trova scarsissimo rilievo nell’informazione televisiva. Cosi’ la gravita’ del problema scompare o e’ percepita in modo limitato.
Il terzo Rapporto sulla Sicurezza in Italia, realizzato da Demos per la Fondazione Unipolis, in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, è stato presentato il 13 gennaio al Circolo della Stampa di Milano e dimostra chiaramente che il controllo sulle TV influisce nettamente sulla percezione della società e quindi sulle scelte politiche. Se tutti i paesi democratici del mondo hanno una legge che impedisce ad uno come il pluriprescritto di diventare presidente, qualcosa vorrà dire.
Dall’intero rapporto ho estratto e modificato un grafico per mettere in rilievo il nucleo della questione.
Ricordate il martellamento sui crimini da parte dei telegiornali quando al governo c’era Prodi? Ecco, questo grafico porta alla luce ogni cosa. La linea rossa riporta l’andamento del numero delle notizie sgradevoli date dai telegiornali, la gialla la percezione della popolazione sulla criminalità, e la blu il numero dei reati commessi realmente. Io ho inserito delle linee temporali che segnano l’inizio del governo Prodi, le sue dimissioni e le elezioni politiche.
Notate come il boom di notizie si verifica “casualmente” subito dopo la nomina del governo Prodi. Notate il calo di queste in previsione dell’ormai certa caduta del centrosinistra. Inoltre osservate come la linea della percezione tende a seguire non l’andamento reale dei reati, ma bensì l’andamento delle notizie date dalla TV.
C’è poco d’aggiungere alla verità dei dati. Berlusconi ha imparato bene dal suo maestro; «Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei Mass Media» (Licio Gelli).
Fonte articolo
Nessun commento:
Posta un commento
Visto lo spam con link verso truffe o perdite di tempo i commenti saranno moderati. Se commenti l'articolo sarà pubblicato al più presto, se invece vuoi lasciare link a siti porno o cose simili lascia perdere perdi solo tempo.