10/04/10

“Guai a chi tocca Marcello”: le minacce a Travaglio e Santoro


Com’è che si dice? Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei? Beh.. Sembra che Marcello Dell’Utri abbia degli ottimi amici, ma ancora l’Italia non è riuscita capire chi è veramente.

Scottanti intercettazioni telefoniche rivelano le minacce che Aldo Miccichè, in rapporto strettissimo con Dell’Utri, pare abbia rivolto a Santoro e Travaglio in modo che il suo amico senatore venga lasciato in pace.

Aldo Miccichè, il faccendiere calabrese riparato in Venezuela, amico e socio di Marcello Dell’Utri in business petroliferi e in commercio di medicinali, era ossessionato dai giornali e dai giornalisti. Soprattutto da chi scriveva contro il “suo senatore”, Dell’Utri, ovviamente. “Travaglio, quello di Annozero. Guarda che se mi rompe i coglioni sul senatore, veramente gli faccio s… un petardo nel culo”. (IFQ di oggi)

Ma la cosa non finisce qui, Miccichè viene intercettato anche al telefono direttamente con Marcello Dell’Utri, e durante la conversazione escono frasi davvero pesanti e, secondo la polizia, Dell’Utri annuisce e acconsente su tutto.

Primo giorno dell’anno del 2008, Marcello Dell’Utri chiama Miccichè. Si fanno gli auguri. Ma Miccichè ha la testa rivolta agli affari e alla politica: “Questo, caro Marcello, deve essere il tuo anno. L’ho fatto sapere anche a un mio nobile amico di Anno-zero (Santoro, annotano i poliziotti che trascrivono l’intercettazione telefonica, ndr)”. I due amiconi ridono. Miccichè, però, diventa serio e continua il discorso sul giornalista tv: “Gli ho detto che non deve rompere le palle, gli ho mandato un messaggio al quale non può dire di no”. Il senatore, notano i poliziotti trascrittori, “acconsente a tutto quello che dice Aldo”. “Guarda che ce li ho veramente sulle palle quei due di Annozero, guarda che io ho mandato una nota che non mi rompano i coglioni con Marcello Dell’Utri, gliel’ho mandata direttamente a chi di dovere, proprio ai suoi personalmente… hai capito, no?”. Dell’Utri: “Sì, sì, il giornalista”. Miccichè: “Quello mi ha rotto i coglioni, gli faccio succedere qualcosa di brutto, io sono buono e caro, però non mi toccano le cose mie e io non tocco loro, a me non interessa come si guadagnano da vivere, basta che non rompano i coglioni a me. Quindi gliel’ho detto chiaro, vedi che è difficile che Annozero ripeta il tuo nome… se no vedrai che gli succede…” (IFQ di oggi)

E Dell’Utri siede ancora nel Senato della Repubblica. Ma che paese siamo diventati?

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