12/05/10

Allora è un vizio


Il portone che vedete nell'immagine è il civico 5 di Via Emanuele Gianturco a Roma: più avanti di qualche centinaio di metri si vede Piazzale Flaminio, subito dopo il quale c'è Piazza del Popolo.
Ebbene, il 7 luglio del 2004 un appartamento di cinque camere e servizi in questo palazzo è stato acquistato da un certo Alberto Donati per un corrispettivo di 390.000 euro (più o meno il prezzo di un bilocale sulla Casilina).

Il bello è che lo stesso giorno l'Architetto Angelo Zampolini (quello dell'appartamento di Scajola) aveva versato 520.000 euro in contanti messi a disposizione da Diego Anemone, prelevando subito dopo 52 assegni circolari da 10.000 euro l'uno intestati a Maurizio De Carolis, ovvero il venditore dell'immobile.

Ancora più singolare è il fatto che Alberto Donati, ossia l'acquirente, sia il genero di Ercole Incalza, all'epoca consulente dell'allora Ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi, e oggi capo della "struttura tecnica di missione" dell'attuale Ministro Altero Matteoli.

Insomma, a quanto pare siamo recidivi: la vogliamo smettere o no, di pagare le case alle persone perbene a loro insaputa?

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