05/05/10

SCAJOLA, STORACE, CIARRAPICO, BERLUSCONI, ecc. : QUELLI CHE GLI ALTRI PAESI NON CI INVIDIANO

Questa mattina guardavo Omnibus su LA7 TV il dibattito su "IL CASO SCAJOLA: MI CASA ES TU CASA" in cui alcuni politici commentavano le dimissioni di Scaloja.
Il centrosinistra commentava favorevolmente le dimissioni come atto dovuto, mentre una rappresentante del PDL sosteneva - riporto il senso del suo intervento a memoria - che Scaloja non avrebbe dovuto dimettersi in quanto il processo mediatico non avrebbe avuto alcun riscontro in sede giudiziaria come sempre successo in passato in casi simili, insultando non solo la memoria, ma anche l'intelligenza di tutti i telespettatori.
Inutilmente il rappresentante del centrosinistra le faceva notare che di condanne ne sono pure arrivate.

Casualmente oggi apprendo che:

Storace, l'ex governatore del Lazio è stato condannato ad un anno e 6 mesi di carcere. Condanna per altre sette persone. Nel 2005, tramite intrusione nel sistema informatizzato, si boicottò con firme false la lista AS della Mussolini. La reazione del leader della Destra: "Complimenti"
Per l'eolico in Sardegna indagato dalla procura di Roma Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl. E' indagato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta riguardante un presunto comitato d'affari che si sarebbe occupato, in maniera illecita, di appalti pubblici, in particolare i progetti sull'eolico in Sardegna, Oltre a Verdini sono indagati, tutti per concorso in corruzione, anche l'uomo d'affari Flavio Carboni, il costruttore Arcangelo Martino, il consigliere provinciale di Iglesias Pinello Cossu, il consigliere dell'Arpa di Sanremo Ignazio Farris, e un magistrato tributario, Pasquale Lombardi.
L'imprenditore e senatore del Pdl, Giuseppe Ciarrapico, è accusato di aver incassato indebitamente 25 milioni di euro di contributi pubblici per i giornali locali di cui è editore; per questo è indagato dalla Procura di Roma per truffa aggravata ai danni dello Stato. Ieri gli hanno messo sotto sequestro preventivo somme per oltre 20,1 milioni di euro: conti correnti, immobili, uno yacht di lusso, le quote di controllo di società editrici, del Bar Rosati di Piazza del Popolo, a Roma, e della Eurosanità, società che gestisce nella capitale le cliniche Quisisana, Villa Stuart e Policlinico Casilino. Tutti beni riconducibili, secondo gli inquirenti, a Ciarrapico che, ufficialmente, si legge nell'ordinanza di sequestro, «risulta nullatenente».
Scajola oggi dichiara: "Mi hanno comprato casa a mia insaputa"
I casi sono solo due o è completamente stolto e allora è bene che vada a zappare la terra e non si occupi di politica, oppure ci fa passare tutti per stupidi.
La seconda ipotesi è più credibile.
Scajola s'e' dimesso. In ritardo, certo. Ma si e' dimesso. Berlusconi ha affermato che il suo ministro ha avuto "un alto senso dello Stato" - ergo lui non ne ha - non e' vero ha solo fatto cio' che doveva fare e che lui non ha fatto.
Berlusconi difende solo se stesso e per farlo usa tutti i suoi ministri - sì suoi perchè siedono su poltrone messe a loro disposizione dal capo Berlusconi e NON dagli elettori - per fare leggi a sua tutela, Scaloja non ne merita nessuna, infatti lo lascia dimettere e gli fa pure i complimenti.
La bassezza di questa classe politica è così profonda e verificata dai comportamenti privi di etica pubblica, di dignità e di rispetto per i cittadini e per la politica, che la condanna oltre che dalle aule giudiziarie, ora e giustamente viene prima del processo in tribunale.
Si direbbe che la misura è colma.
Il processo avviene nella coscienza dei cittadini ed è importante quanto quella di un giudizio definitivo della Cassazione.
Lo stato di diritto, indispensabile in una democrazia, non ha nulla a che fare con la correttezza e la trasparenza che i rappresentanti delle istituzioni DEVONO avere durante il loro mandato.
Il Paese potrà risorgere solo quando questi politicastri saranno resi innoqui e torneranno alle loro dimore .... tanto non gli mancano.

Bandanax Vignette

Luciana P. Pellegreffi


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