Partiamo dalla notizia:
MILANO, 21 giugno (Reuters) – Il nuovo CCteu verrà lanciato in settimana dalle banche a guida dell’operazione sindacata e il Tesoro si propone di raccogliere tramite esso e con il concambio dei vecchi CCt circa 4-5 miliardi.
Lo dicono a Reuters fonti vicine all’operazione.
“L’operazione verrà lanciata in settimana, fatte salve le condizioni di mercato” dice una delle fonti.
“L’ammontare è stimato di almeno 3 miliardi, più probabilmente sarà di 4-5 miliardi, ma anche di più se c’è interesse da parte degli investitori”.
Il CCteu è il nuovo strumento del Tesoro italiano indicizzato all’euribor a 6 mesi.
Proprio per via del lancio del nuovo strumento, stasera non verrà riaperta, come sarebbe stato senza questa novità, il Cct marzo 2017, aggiungono le fonti.
E ora ragioniamo: il Ministero del Tesoro Italiano ha deciso di modificare il funzionamento del CCT, il Certificato di Credito del Tesoro, è un Titolo di Stato di durata pluriennale a cedola variabile che fino ad oggi pagava una cedola pari al rendimento del BOT corrente a cui veniva aggiunto uno “spread” fisso (per esempio BOT + 0,15%).
Da oggi le nuove emissioni verranno calcolate con la formula Euribor + spread, e viene proposta ai titolari dei vecchi titoli la trasformazione nei nuovi.
Uhm…
Al Ministero del Tesoro sono dei veri Maestri nella gestione del debito, hanno accumulato in tanti anni un’esperienza invidiabile d’altro canto…
Questa manovra, improvvisa come un coniglio che esce dal cilindro, mi fa pensare una cosa: il Tesoro crede(teme) che il rendimento dei BOT salirà più dell’euribor, forse a causa della valutazione che i mercati fanno (faranno) dell’Italia e del suo merito di credito.
Ha tutta l’aria di non essere una notizia incoraggiante. Se avessi i “vecchi” CCT non li consegnerei per avere quelli nuovi: da quando in qua il debitore propone condizioni diverse per il suo debito e le propone a condizioni migliori per il creditore? Soprattutto di questi tempi, con l’attenzione enorme per il costo del debito.
Un plauso comunque all’ideatore, il risparmio per le casse pubbliche potrebbe essere non trascurabile.
Da oggi le nuove emissioni verranno calcolate con la formula Euribor + spread, e viene proposta ai titolari dei vecchi titoli la trasformazione nei nuovi.
Uhm…
Al Ministero del Tesoro sono dei veri Maestri nella gestione del debito, hanno accumulato in tanti anni un’esperienza invidiabile d’altro canto…
Questa manovra, improvvisa come un coniglio che esce dal cilindro, mi fa pensare una cosa: il Tesoro crede(teme) che il rendimento dei BOT salirà più dell’euribor, forse a causa della valutazione che i mercati fanno (faranno) dell’Italia e del suo merito di credito.
Ha tutta l’aria di non essere una notizia incoraggiante. Se avessi i “vecchi” CCT non li consegnerei per avere quelli nuovi: da quando in qua il debitore propone condizioni diverse per il suo debito e le propone a condizioni migliori per il creditore? Soprattutto di questi tempi, con l’attenzione enorme per il costo del debito.
Un plauso comunque all’ideatore, il risparmio per le casse pubbliche potrebbe essere non trascurabile.
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