11/06/10

Rifiuti Sicilia, Lombardo: "Abbiamo fatto cose rivoluzionarie"


Alla faccia della modestia! La Sicilia è sull’orlo di una tremenda crisi dei rifiuti ma il governatore Raffaele Lombardo non perde l’occasione per farsi bello: in un videopost pubblicato sul suo blog rivendica tutti i successi e i meriti, suoi e degli assessori regionali, in merito alla gestione della crisi.

“La Regione ha fatto cose rivoluzionarie” dice alla telecamera Lombardo. Quali sarebbero? La chiusura dell’Arra, l’Agenzia Regionale Rifiuti e Acque inventata da Cuffaro ai tempi del commissariamento (circa otto anni fa), ad esempio. Peccato, però, che con l’Arra Lombardo ci ha convissuto e lavorato per un paio di anni, prima di rendersi conto che buona parte dei problemi venivano proprio dall’agenzia stessa.

I termovalorizzatori bloccati, poi. Se non fosse che, anche in questo caso, Lombardo è arrivato con qualche anno di ritardo rispetto alla sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha bocciato la gara per i quattro mega inceneritori siciliani. Ma Lombardo è arrivato, al contrario, puntualissimo rispetto all’inchiesta della magistratura di Palermo che sta facendo pelo e contro pelo al perverso sistema di gestione dei rifiuti nel capoluogo siciliano. E, giusto per notarlo, Lombardo non è affatto contrario ai termovalorizzatori: è contrario a quelli “organizzati” da Cuffaro…

Altra cosa che Lombardo ritiene rivoluzionaria: la richiesta di essere nominato commissario delegato all’emergenza rifiuti per sbrigare la faccenda con procedure d’urgenza in deroga alle leggi. Anche in questo caso, il rivoluzionario Raffaele arriva tardi: il primo commissariamento è ormai vecchio di oltre dieci anni e questo sarebbe il terzo (Capodicasa, Cuffaro e Lombardo).

Non si capisce, quindi, dove stia la rivoluzione. Specialmente considerando il fatto che la storia vista fino a questo momento in Sicilia assomiglia fin troppo a quella, ben più nota, della Campania. Con una pecca in più: in Sicilia le discariche ancora di spazio ne hanno e di tempo per mettersi in regola ce ne sarebbe. Il guaio, al contrario, è tutto finanziario: se c’è immondizia nelle strade di Palermo e Catania è perchè i rispettivi Ato non hanno neanche i soldi per pagare gli stipendi…

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