“Non mi preoccupa realmente il crollo del muro di Berlino, mi preoccupa
molto di più il crollo del capitalismo”
Giovanni Paolo II
Nulla di più falso. Papa Karol Józef Wojtyła aveva anticipato quanto poi sarebbe accaduto anni dopo. O meglio, aveva anticipato quanto sta accadendo.
Il capitalismo sta morendo. Per lo meno il capitalismo che eravamo abituati a conoscere. Verrà sicuramente rivitalizzato in qualche modo, ma sarà, per forza di cose, un capitalismo molto diverso. Scordiamoci gli anni d’oro, ovvero quelli di Greenspan (tanto per intenderci), vero responsabile numero UNO di tutte le ultime bolle del decennio.
Scordiamoci riprese toniche, il debito ci sta soffocando la crescita e ci soffocherà ancora per tanti anni. Scordiamoci una finanza etica e pulita.
Il mondo finanziario è marcio fino al midollo.
La finanza ha un cancro che oggi difficilmente potrà venir curato. Ma il mea culpa deve essere urlato a gran voce da tutti coloro che non hanno fatto altro che peggiorare le cose. La questione Lehman Brothers è stata l’ultima chiamata, probabilmente l’ultima occasione per provare e rimettere in piedi un sistema che non poteva continuare ad andare avanti così.
Certo, si necessitavano sacrifici da parte di tutti, ma qualcosa di buono si poteva ancora fare. Invece oggi, probabilemnte tutto e perduto. O quasi. Non posso non tornare a parlare dei derivati.
Derivati: su base annuale +12%
La crisi non ha insegnato nulla. E visto che non ha insegnato nulla, allora tanto vale tornare a speculare come prima, anzi di più!
Morale: derivati a fine anno che raggiungono la fantomatica clamorosa iperbolica cifra di 615 trilioni di USD, circa 10 volte il PIL mondiale. Ma attenzione, parliamo di derivati e stop. Quindi solo una parte di quella finanza che può essere utilizzata per speculare. Ed è proprio quella finanza che oggi è fuori controllo. Ma le banche USA che contano se ne infischiano, ormai sono diventate veri Hedge fund, hanno goduto dei sostegni pubblici ed oggi, coi soldi dei cittadini, speculano, guadagnano, distruggono l’economia a danno SEMPRE del cittadino che le aveva salvate..
Ma oltre al danno e alla beffa, siamo arrivati alla situazione tragicomica. Secondo alcune stime dell’Institute of International Finance, nei prossimi mesi, anche a causa delle varie riforme bancarie proposte, le banche dovranno aumentare il loro indebitamento di circa 5.4 trilioni di dollari, chiedendo al mercato, sottoforma di aumenti di capitale, ulteriori 700 miliardi di dollari. Quindi tornaimo sempre lì. E’ il contribuente che paga.
E se qualche banca scricchiolerà o prenderà il raffreddore, ci sarà sempre lo Stato (ovvero i contribuenti) a salvargli la pelle. Ma che bravi sti contribuenti! Saranno sicuramente ricchissimi! Ed invece no.
Il consumatore si ritrova con le pezze al culo (con tutto il rispetto parlando), spesso senza lavoro, con una valangata di debiti da pagare e se è sfortunato anche senza casa. Ma cosa importa, tanto l’indice di fiducia è in salita!
La più grande bufala della storia, figlia della finanza che porta alla manipolazione delle persone. Provate a farvi un viaggio negli USA, andate magari in California, e guardatevi in giro.
Penso sia più che sufficiente.
Il report da salvare negli archivi
Qualche giorno fa vi ho proposto un report redatto dalla società OCC, una società governativa USA che controlla in buona sostanza il sistema bancario.
Quello che si legge in questo report è veramente impressionante.
[scribd id=33138759 key=key-s0kul69wv78vm45u3fi mode=list]
http://www.scribd.com/full/33138759?access_key=key-s0kul69wv78vm45u3fi
…Derivatives activity in the U.S. banking system continues to be dominated by a small group of large financial institutions. Five large commercial banks represent 97% of the
total banking industry notional amounts and 88% of industry net current credit exposure….
…Credit derivatives increased 8% in the fourth quarter to $14 trillion. Credit derivative outstandings have
declined 15% since peaking at $16.4 trillion in the first quarter of 2008; they declined 12% in 2009. From yearend 2003 to 2008, credit derivative contracts grew at a 100% compounded annual growth rate. Industry efforts to eliminate offsetting trades (“trade compression”), as well as reduced demand for structured products, has led to a decline in credit derivative notionals in 2009. …As shown, credit default swaps represent the dominant product at 98% of all credit derivatives notionals…
Ebbene si, 5 banche dominano il mercato dei derivati. Ecco qui di seguito alcune slides che potrete visionare direttamente nel report.
Data source: Call Report
Io mi domando solo una cosa. Che sia tutto una farsa si è capito. Che il mercato sia drammaticamente comandato e pilotato da un pool di banche, questo è ormai noto. Ma fino a quando il mondo continuerà ad ignorare queste verità? Fino a quando questo scempio potrà continuare. E quando invece il sistema comprenderà la gravità della situazione, cosa succederà?
Inizio a temere un “rischio implosione” del sistema, quindi un una guerra stile “guerra atomica” ma una “guerra socio-economico-finanziaria”, una sorta di mega guerra civile che coinvolgerà le classi sociali più deboli che si rivolteranno contro il sistema. E gli effetti potrebbero essere proprio quelli di una guerra.
Quando potrebbe accadere?
Probabilmente quando il sistema sarà stracolmo e il mercato non si reggerà più in piedi. E il grande bluff non si potrà più reggere.
Ci potrebbero volere ancora anni, decenni, questo nessuno può dirlo. Una sola certezza. Giovanni Paolo II era veramente un illuminato.
Nessun commento:
Posta un commento
Visto lo spam con link verso truffe o perdite di tempo i commenti saranno moderati. Se commenti l'articolo sarà pubblicato al più presto, se invece vuoi lasciare link a siti porno o cose simili lascia perdere perdi solo tempo.