Certo che non basta mai....
TAMPONARE IL DEBITO COL DEBITO E' UN CONTINUO GIOCO AL RIALZO.
Vi ricordate il famoso e famigerato piano SALVA-EURO da 860 miliardi di € (1 Trilione di $)?
Ovvero il TARP Europeo detto anche European Financial Stabilisation Fund (EFST)?
Ebbene, come riportato dal FT, secondo Willem Buiter (che non è esattamente l'ultimo deficiente)
CE NE VORREBBERO ALMENO 2.000....di miliardi
2 TRILIONI di euro
2.000.000.000.000
....And this worries Buiter, because €860bn in not nearly enough, especially as sovereigns start drawing down as well.
With banks joining sovereigns as claimants on the EU/IMF Facility (with the funds to the banks possibly routed via the sovereign– funds are fungible but appearances matter) the argument that the Facility is too small and will require at least €2 trillion is strengthened...
Willem già lo conosciamo bene: economista, è stato membro della Banca d'Inghilterra (BOE), mega-consulente, opinionista e blogger del FT ed alfine è approdato come capo economista di Citigroup.
E' un ruvido inglese, poco tenero ma molto sincero: le sue analisi non perdonano come l'ultima che fece a fine Aprile 2010 sull'ambaradan dei debiti sovrani....roba da far rizzare i capelli (vedi anche QUI).
Ecco una breve sequenza della messa da requiem sul debito pubblico suonata da Buiter:
....Ma la notizia è che Stati Uniti, Regno Unito e Giappone hanno tutti bisogno di aggiustanmenti strutturali superiori al 10% di Pil, cioè – sì, avete capito bene – maggiori di quelli che servano alla Grecia per evitare il default.
Buiter stima che sia la peggior situazione che si sia mai vista, dal punto di vista delle finanze pubbliche mondiali.
Ritiene che la risposta di un massiccio way out inflazionistico sia improbabile, per quanto la FED sia attualmente tra le grandi banche centrali quella più dipendente dal governo e dalla politica.
E ne conclude che l’unica soluzione sia quella del panico fiscale, con massicci aumenti di imposte e minori spese che deprimeranno sicuramente per un biennio ma perfino a un un quinquennio a venire ogni prospettiva di sostenuta crescita dei Paesi avanzati....
Bene sul "piatto" adesso ci sono 2.000 miliardi: attendiamo il prossimo rilancio.
Speriamo che a nessuno venga in mente di "vedere" il BLUFF....:-)
Capite anche voi come in un terribile CONTESTO di Debito Pubblico come quello sopra descritto....
certe rosee previsioni di Confindustria, strombazzate poi dai gossip-mass-media, siano un filino DESTITUITE DI SENSO...
TAMPONARE IL DEBITO COL DEBITO E' UN CONTINUO GIOCO AL RIALZO.
Vi ricordate il famoso e famigerato piano SALVA-EURO da 860 miliardi di € (1 Trilione di $)?
Ovvero il TARP Europeo detto anche European Financial Stabilisation Fund (EFST)?
Ebbene, come riportato dal FT, secondo Willem Buiter (che non è esattamente l'ultimo deficiente)
CE NE VORREBBERO ALMENO 2.000....di miliardi
2 TRILIONI di euro
2.000.000.000.000
....And this worries Buiter, because €860bn in not nearly enough, especially as sovereigns start drawing down as well.
With banks joining sovereigns as claimants on the EU/IMF Facility (with the funds to the banks possibly routed via the sovereign– funds are fungible but appearances matter) the argument that the Facility is too small and will require at least €2 trillion is strengthened...
Willem già lo conosciamo bene: economista, è stato membro della Banca d'Inghilterra (BOE), mega-consulente, opinionista e blogger del FT ed alfine è approdato come capo economista di Citigroup.
E' un ruvido inglese, poco tenero ma molto sincero: le sue analisi non perdonano come l'ultima che fece a fine Aprile 2010 sull'ambaradan dei debiti sovrani....roba da far rizzare i capelli (vedi anche QUI).
Ecco una breve sequenza della messa da requiem sul debito pubblico suonata da Buiter:
....Ma la notizia è che Stati Uniti, Regno Unito e Giappone hanno tutti bisogno di aggiustanmenti strutturali superiori al 10% di Pil, cioè – sì, avete capito bene – maggiori di quelli che servano alla Grecia per evitare il default.
Buiter stima che sia la peggior situazione che si sia mai vista, dal punto di vista delle finanze pubbliche mondiali.
Ritiene che la risposta di un massiccio way out inflazionistico sia improbabile, per quanto la FED sia attualmente tra le grandi banche centrali quella più dipendente dal governo e dalla politica.
E ne conclude che l’unica soluzione sia quella del panico fiscale, con massicci aumenti di imposte e minori spese che deprimeranno sicuramente per un biennio ma perfino a un un quinquennio a venire ogni prospettiva di sostenuta crescita dei Paesi avanzati....
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