22/06/10

TAV Firenze: ancora sedie vuote

Nella serata di Lunedì 21 Giugno ancora un’assemblea partecipata di cittadini  interessati e preoccupati in merito ai lavori dei tunnel TAV e della stazione sotterranea.
Un’assemblea che ha visto ancora una volta l’assenza dei rappresentanti di Comune – Provincia e Regione nonostante i molteplici inviti dei cittadini e comitati al confronto e al chiarimento di posizione e nonostante le recenti dichiarazioni del Sindaco:  ”Siamo in battaglia con le Ferrovie dello Stato”   – “Firenze non è una città di plastica, Ferrovie ci porta per mostre come un plastichino, noi non ci stiamo, a Firenze si deve dire grazie se ospitiamo un’opera di un architetto” – Guerra alla stazione Foster «Farò di tutto per fermarla».


Quindi considerando queste assenze e la bocciatura della Mozione sulla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) alla Stazione sotterranea TAV in Consiglio comunale nel pomeriggio del Lunedì …. i cittadini di Firenze sanno definitivamente da che parte stanno i gruppi politici sulla questione sotto attraversamento TAV,cittadini che sono stati confusi abbastanza negli ultimi tempi:


Resta utile e valida quindi l’azione legale intrapresa dallo studio legale Chiesi/Bonafede in collaborazione con il comitato contro il sottoattraversamento, comitato che ha anche deciso di venire incontro alle famiglie che hanno difficoltà a reperire la somma economica necessaria.
Fondi per azione legale.
I cittadini riuniti nel Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze hanno deciso di mettere i proventi di una raccolta di fondi a disposizione delle persone che volessero aderire all’azione legale promossa per chiedere al giudice che i lavori per la realizzazione dei tunnel e della stazione ai Macelli siano fermati.
Questa iniziativa è rivolta alle persone che, volendo difendere la propria salute e la propria casa, hanno difficoltà a reperire la somma necessaria.
Nello spirito di solidarietà che caratterizza l’azione collettiva del Comitato, invitiamo quelli che hanno notizia di casi del genere a segnalarli.
Naturalmente invitiamo caldamente quelli che hanno difficoltà economiche a mettersi direttamente in contatto con il Comitato.
Sarà garantita la massima riservatezza. Le richieste saranno accettate fino ad esaurimento fondo.
Il telefono per questa iniziativa è 335 8066014
oppure notavfirenze@gmail.com
Per info sull’azione legale  segui il link
Segui su facebook alla pagina ” Salviamo Firenze dallo scempio TAV
Comunicazione dello studio legale:
Azione legale contro la realizzazione a Firenze del sottoattraversamento T.A.V. (Tracciato ferroviario Alta Velocità).
Siamo stati contattati da un gruppo di cittadini interessati ad un’eventuale azione legale, in quanto proprietari di immobili situati nelle varie zone coinvolte dal sottoattraversamento T.A.V.: tali cittadini intendono tutelare la sorte di tali immobili, la loro salute personale (nonché quella dei loro figli) e, più in generale, il futuro della città di Firenze.
Abbiamo acquisito conseguentemente informazioni da vari studiosi e tecnici che stanno esaminando il problema da anni nei loro rispettivi settori di competenza.
Tali informazioni possono essere così sintetizzate:
a) Danni più o meno gravi agli immobili situati nelle seguenti zone interessate dagli scavi: Castello, Macelli, Rifredi, Circondaria, Belfiore, Fortezza, Piazza della Libertà, Don Minzoni, Masaccio, Le Cure, Campo d’Arrigo. Tali danni si sono già verificati negli edifici coinvolti dai lavori già effettuati per lo “scavalco” e per la preparazione al tunnel e i danneggiati ad oggi non hanno trovato alcuna forma di risarcimento. Il rischio per il futuro è stato valutato anche dalla Pubblica Amministrazione tramite la previsione dei c.d. testimoniali di stato, volti ad accertare lo stato attuale degli immobili per poter verificare in futuro i pregiudizi conseguenti ai lavori. Particolarmente delicata è la situazione delle falde acquifere sotterranee che potrà aggravare la situazione di pericolo per il cedimento degli edifici.
b) Danni alla salute conseguenti al rumore e, soprattutto, alle polveri derivanti dai lavori di scavo e dal trasporto su camion per le strade cittadine di tutto il materiale oggetto di scavo (stimato in 2.850.000 metri cubi) per i numerosi anni di durata dei lavori (previsione di 8-9 anni, salve le sicure incognite che allungheranno notevolmente i tempi). Tra i possibili danneggiati, oltre a tutti gli abitanti delle zone interessate, vi sono gli alunni delle scuole Rosai e Rodari.
c) Danno ambientale conseguente a quanto indicato sub a e sub b.
Alla luce di quanto sopra esposto, si potrebbe procedere legalmente con un’azione cautelare avanti al Giudice Civile (Denunzia di nuova opera di cui all’art. 1171 c.c. e/o azione cautelare di cui all’art. 700 c.p.c.) per cercare di ottenere un provvedimento di divieto di continuazione dei lavori stante i gravi pericoli di danni a persone e cose. Ove il Giudice non ritenesse di accogliere la domanda di divieto di continuazione dell’opera, potrebbe consentirne la continuazione ordinando che vengano prese le opportune cautele pecuniarie (ad esempio, il rilascio di una fideiussione a garanzia del risarcimento dei danni) e/o tecniche.
Naturalmente, il Giudice prenderà le proprie decisioni in base alle valutazioni tecniche che gli verranno fornite da consulenti dallo stesso nominati.
Al Giudice dovrebbe essere evidenziata la possibilità alternativa di realizzazione di un nuovo percorso ferroviario ad alta velocità in superficie. Tale possibilità alternativa è stata oggetto di approfonditi studi sia di singoli tecnici sia all’interno della Facoltà di Architettura di Firenze (Laboratorio di Progettazione Ecologica degli insediamenti – LAPEI). Da tali studi risulta che il progetto alternativo, pur garantendo i medesimi risultati quanto a velocità di percorrenza dei treni, avrebbe un costo nettamente inferiore (300 milioni contro i 1.800 milioni del progetto sotterraneo), tempi di durata dei lavori di circa tre anni contro i tempi prevedibili di 8-9 anni del progetto sotterraneo destinati a certi allungamenti, pregiudizi a persone e cose pressoché inesistenti.
Poiché si deve promuovere l’azione giudiziale sopra indicata in tempi piuttosto brevi, è urgente raccogliere le dichiarazioni di adesioni degli interessati, i quali potranno comunicare la loro volontà di aderire mandando una mail all’indirizzo di posta elettronica: avvocatobonafede@gmail.com.
Ciascun interessato dovrà fare pervenire i seguenti dati: nome, cognome, indirizzo, data di nascita, codice fiscale, specificando il proprio interesse ad intervenire (proprietario, usufruttuario, conduttore, detentore ad altro titolo degli immobili interessati; genitori di alunni frequentanti scuole Rosai e Rodari).
Potrete anche chiedere al Vostro amministratore condominale di inviare una mail al suddetto indirizzo con la quale segnalare l’interesse di tutti o di parte dei condomini all’iniziativa giudiziaria delegando tale amministratore ovvero altro Vostro rappresentante a tenere i rapporti con il nostro Studio legale, giacché l’eventuale elevato numero di aderenti renderebbe impossibile o molto difficoltoso un adeguato rapporto informativo diretto con ciascuno di Voi.
L’invio della predetta Vostra mail non sarà vincolante e non comporterà per Voi alcun costo. Infatti, i costi della vertenza per ciascun aderente potranno essere determinati soltanto a seguito della conoscenza del numero complessivo ed in tale momento Vi saranno comunicati al fine di consentirVi di confermare o revocare la Vostra adesione.
Appare ovvio evidenziare come l’elevato numero di ricorrenti contribuisca a rafforzare il fondamento delle richieste da avanzare nonché a diminuire i costi di ciascuno.
Con i migliori saluti.
Avv. Alfonso Bonafede.                   Avv. Gianpaolo Chiesi.


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