27/11/10

Osservando con circospezione

Il 12 Novembre scorso dal G20 usciva uno statement che stabiliva che il meccanismo di ristrutturazione del debito per gli Stati Europei sarebbe partito entro il 2013.
Il significato di questo rassicurante (per i mercati) comunicato ve l’ho spiegato fin da subito e nei giorni seguenti, fino a parlarne anche al BlogEconomy Day.

E’ evidente che i Paesi che si troveranno a dover risanare di più andranno incontro ad una nuova recessione, vi rammento infatti che -ad esempio- in Italia la spesa pubblica pesa per il 53% del PIL dunque ridurre la spesa frenerà la crescita, mentre chi ha saputo essere virtuoso è libero di cercare la via della recovery. Il mercato lo testimonia. Come?

Vi faccio una breve e numerica sintesi, dal 12 novembre ad oggi:
la borsa tedesca (DAX) guadagna +1,17%.
il mercato Norvegese (il solo Paese nel continente europeo ad avere un surplus, non un deficit) sale del 2,20%
la meno serena Francia (che infatti ha dovuto avviare una riforma del sistema pensionistico) è a -3,20%
Milano fa -5,39%
Madrid -7,24%

Ma il mercato non se n’è accorto solo nelle ultime due settimane, dal 19 ottobre del 2009, quando si è esaurito il rimbalzo partito a marzo:
la borsa tedesca guadagna il 16,36%
il mercato Norvegese sale del 30,96%
la meno serena francia è a -4,76%
Milano fa -19,26%
Madrid -20,25%

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